
"Per noi questi sono momenti durissimi, a partire dal primo lockdown e fino a oggi le risposte sono state pochissime. Noi vogliamo sapere qualcosa in merito alla riapertura, anche perché le aperture sono state solo in estate, quando le scuole di danza, solo per fare un esempio, non fanno attività", spiega il presidente Roberto Semino. Tra i temi anche quelli dei ristori, che secondo l'associazione sono inadeguate. "Abbiamo spese di gestione, utenze, tutte cose che non sono state bloccate. Anzi abbiamo avuto tutti ricevuto il saldo della Tari per i 12 mesi quando siamo stati aperti solo sei".
"Il mondo delle associazioni sportive, delle palestre e delle scuole di danza è stato completamente dimenticato dal Governo", ha detto l'assessore allo Sport della Regione Liguria Simona Ferro raccoglienso la richiesta di aiuto da parte degli operatori del settore. "Dopo il primo lockdown molte di loro hanno contratto mutui ingenti per adeguarsi alle norme di sicurezza redatte dal Governo ed in cambio gli è stata imposta una nuova chiusura. Le loro richieste sono semplici e di buon senso, chiedono certezze, anche nelle date di riapertura, chiedono un ristoro economico adeguato e di essere coinvolte nelle redazioni dei protocolli di sicurezza. La Regione Liguria si farà portavoce delle loro richieste tanto in Conferenza Regioni quanto al Governo".
IL COMMENTO
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