"Pfizer ha comunicato che consegnerà in Liguria le 15.600 dosi destinate a noi a partire dalle giorno 30. Auspicavamo che potessero arrivare già domani per poter cominciare il 30 le vaccinazioni, ma a causa delle avverse condizioni meteo l’azienda ha annunciato lo slittamento di 24 ore". Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del consueto punto stampa di aggiornamento sulla situazione del coronavirus in Liguria.
Archiviato il vax day del 27 dicembre il programma della prima fase destinato a personale sanitario e ospiti delle Rsa va avanti. Lunedì alll'ospedale San Martino di Genova sono state fatte 80 vaccinazioni per un totale, con quelle di domenica, di 170. "Continueremo oltre che al San Martino, anche nella Rsa di Villa Costalta a Mele, dove onon è stato possibile a causa del maltempo che ha reso impraticabili diverse strade sulle alture dell'area metropolitana di Genova - ha spiegato il governatore Toti -.
Secondo il piano stabilito dalla struttura commissariale di Arcuri, la Liguria a partire dal 30 dicembre riceverà 16 "pizza box" (ciascuna contiene 975 dosi), di cui 3 in ASL 1 (Ospedale di Imperia, 2.925 dosi), 3 in Asl 2 Ospedale San Paolo di Savona, 2.925 dosi) 7 in ASL 3 (Ospedale Galliera, 1 box, 975 dosi; Istituto Gaslini, 1 box, 975 dosi; Ospedale Evangelico Internazionale: 1 box, 975 dosi; Ospedale Policlinico San Martino, 2 box, 1.950 dosi; Ospedale Villa Scassi, 2 box, 1.950 dosi) 1 in ASL 4 (Ospedale Sestri levante, 975 dosi), 2 in ASL 5 (Ospedale Sant’Andrea della Spezia, 1 box, 975 dosi; Ospedale Sarzana, 1 box, 975 dosi).
"Dalla mattina successiva le aziende sanitarie inizieranno la somministrazione alle liste predeterminate nei 14 luoghi individuati. Arriveranno congelati a meno 80 gradi e verranno stoccati nelle celle frigorifere. Poiché sono cominciate purtroppo alcune truffe ai danni della popolazione anziana, è bene chiarire che non esiste alcuna struttura che fa vaccini a domicilio: i vaccini per il momento sono destinati al solo personale sanitario e agli ospiti delle Rsa" precisa ancora il presidente della Regione.
L'incidenza dei positivi sui tamponi attualmente è sotto il 10% in linea alla tendenza degli ultimi giorni. Diminuiscono i positivi. Calano anche gli isolati a domicilio. Crescono invece per il terzo giorno i ricoverati. Le terapie intensive non crescono, mentre i decessi registrati sono sei (QUI L'ULTIMO BOLLETTINO). "Sarei purtroppo troppo ottimista a pensare che sia una tendenza, domani avremo dati più rappresentativi" ha concluso Toti.
CAUSA NEVE VACCINI A RISCHIO RITARDO - Un carico di 470mila dosi che rischia per ora di restare in Belgio a causa del maltempo, bloccato per la neve. Slitta almeno di un giorno nelle varie regioni l'arrivo del vaccino anti-Covid della Pfizer, con le regioni che al momento restano in attesa di riempire di scorte i loro hub, per poi rifornire ospedali ed Rsa, che saranno sorvegliati speciali per le forze dell'ordine. Per le strutture sono infatti pianificati dei Piani dei Prefetti, pronti a mettere al sicuro i carichi da qualsiasi tentativo di furto. Dalle 65mila dosi in Lombardia alle 44mila del Lazio, 40mila in Piemonte e 16mila in Liguria, in queste ore è comunque tutto pronto per "inondare i sistemi sanitari di vaccini", così come annunciato due mesi fa dal governo.
Dopo il V-Day, in tutte le Regioni il secondo carico era previsto in queste ore, ma Piemonte e Liguria hanno già ufficializzato lo slittamento: "ragioni logistiche legate all'ondata di neve in tutta Europa", spiegano dalle due Regioni dopo una riunione in videoconferenza con il Commissario per l'Emergenza, Domenico Arcuri. Le prime dosi del nuovo lotto dovrebbero comunque arrivare entro il 30 dicembre ed essere distribuite fino al 31. E restano un giallo i tempi annunciati dalla Pfizer, che consegnerà con i propri mezzi i vaccini in 300 punti sparsi sul territorio. Il colosso farmaceutico, alcune ore prima che trapelassero i rischi di uno slittamento anche in Italia, aveva annunciato ritardi di un giorno anche in Spagna "a causa di problemi logistici" della società in Belgio smentendo le ipotesi di ritardo per l'Italia.
Secondo alcune voci nelle prossime ore l'arrivo delle dosi era previsto, attraverso la gestione di una società di spedizioni tedesca, in diversi aeroporti italiani. Ma dalla struttura commissariale per l'Emergenza confermano che le fiale saranno in viaggio custodite su furgoni che partiranno da Lipsia. Il Commissario Arcuri ha avuto "conferma dalla Pfizer che le prime 469.950 dosi del vaccino, previste per l'Italia dal contratto sottoscritto dall'Unione Europea in questa settimana, arriveranno nel nostro Paese a partire da domani (oggi 29 dicembre ndr)".
La consegna, effettuata direttamente dalla Pfizer presso i primi 203 siti di somministrazione individuati dal Commissario Straordinario in accordo con le Regioni, proseguirà come comunicato da Pfizer, "nella giornata del 30 dicembre e si concluderà il 31 dicembre", aveva spiegato il Commissario Domenico Arcuri dopo aver avuto la conferma dell'arrivo di 469.950 dosi già i queste ore. E ad essere blindati saranno ospedali e reparti farmaceutici delle strutture dove saranno conservate le fiale. Prefetti e Comitati provinciali per l'ordine pubblico entreranno a breve in campo per la copertura dei servizi di sorveglianza e di scorta delle dosi nei vari territori, da parte di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza: dalla fase di distribuzione delle dosi una volta uscite dagli hub militari a quella di stoccaggio nelle strutture sanitarie.
Il Viminale ha un canale aperto con il Commissario attraverso precisi protocolli. La società di spedizione e la stessa Pfizer comunicano con il Commissario, che a sua volta riferisce il calendario e la destinazione agli Interni, pronti a coordinare il tutto sui territori con una serie di staffette degli agenti nei vari luoghi, anche durante il viaggio dei vari carichi. E non si esclude che nelle prossime ore possa essere diffusa una circolare ai Prefetti in merito. Le forze dell'ordine daranno il proprio supporto anche per le vaccinazioni: 310 medici della Polizia sono a disposizione per le somministrazioni a tutto il Corpo, ma anche a semplici cittadini qualora fosse necessario. Ad attrezzarsi sono comunque anche gli ospedali, che in alcuni casi hanno comunicato ai Prefetti di aver potenziato il sistemi di sicurezza con vigilanza privata e telecamere interne.
salute e medicina
Covid, prima fase dei vaccini: in Liguria in arrivo oltre 15 mila dosi
Il piano della sanità regionale
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