
Il tutto accade soprattutto a danno dei piccoli negozi di quartiere, presidio sul territorio oltre che luoghi di tradizione, mentre i grandi colossi online acquistano sempre maggiore spazio sul mercato. "Quello che chiediamo è solo una tassazione più equa: in questo 2020, tantissimi hanno creato il proprio sito online, l'e-commerce e il social selling, ma comunque la disparità con le grandi aziende di distribuzione come Amazon è acuita da queste differenze".
E intanto la "sperimentazione" di Via XX Settembre pedonale per consentire il distanziamento torna a far discutere, dato che nei piani del Comune di Genova ci sarebbe all'orizzonte anche quella definitiva tra via Roma e via XXV Aprile. Qualche settimana fa, infatti, si è fatto un esperimento con la via principale del centro aperta del tutto ai pedoni, fuorché una corsia centrale per gli autobus, in modo tale da evitare di chiudere i negozi in pieno shopping pre natalizio, ma al tempo stesso consentire il mantenimento delle distanze in periodo di emergenza Covid. Ma se quello era un esperimento, quella del triangolo d'oro è una ipotesi concreta, avanzata già da qualche anno.
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"Secondo noi commercianti, la pedonalizzazione può essere una soluzione piacevole dal punto di vista estetico e urbanistico, ma non aiuta i negozi", spiega Carena. "Genova non è Amsterdam e, prima di chiudere al traffico privato, bisogna fare tanti interventi sul trasporto pubblico locale: non è una città di giovani, non ancora, e bisogna agevolare il più possibile la clientela a fare acquisti in comodità. Anche perché, altrimenti, sarebbe una battaglia persa in partenza contro Internet, dove ogni acquisto lo si può fare con un click seduti dal proprio divano".
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