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"C'è stato tanto rumore esagerato che ha gettato nel panico molte persone e decisioni politiche alquanto opinabili. Come abbiamo visto ogni Paese ha isolato delle varianti che sono poi compatibili con quello che accade ai virus che mutano. Quella isolata a Brescia e tipizzata dal punto di vista genico a Roma dal collega Massimo Cicozzi è molto simile a quella descritta dagli inglesi" spiega ancora Bassetti.
Il Vax Day del 27 dicembre in tutta Europa ha segnato la data di inizio di quella che è già stata definita come la più grande vaccinazione organizzata di tutti i tempi. La prima fase destinata a personale medico e personale delle Rsa è iniziata, entro febbraio dovrebbe concludersi, a quel punto potrà partire quella dedicata al resto della popolazione. Ma sul rischio che con le varianti non funzionino più Bassetti ribadisce il concetto già espresso negli scorsi giorni: "I vaccini già approvati o ancora in studio funzionano ugualmente anche su queste varianti. In questa fase di entusiasmo per l'inizio delle vaccinazioni non bisogna abbassare la guardia perché continuano ad esserci casi e ricoveri in ospedale. Solo grazie ai nostri comportamenti individuali potremo influenzare l'andamento dell'epidemia e rendere la terza ondata meno violenta".
Il direttore della clinica di Malattie infettive del San Martino è stato uno dei primi a vaccinarsi: "Dopo 48 ore dalla vaccinazione mi sento benissimo e ho iniziato il conto alla rovescia per la seconda dose".
IL COMMENTO
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