In epoca Covid succede anche questo, che ci si inventi qualcosa per dare un servizio bar a residenti, eventuali turisti rigorosamente “regionali” e soprattutto ai tanti operai al lavoro. Dove? Nella piazzetta per antonomasia, quella di Portofino, la più famosa del mondo. Il borgo sta vivendo una pesante crisi turistica, a causa delle restrizioni dovute al Covid, “e mai era successo qui, neppure durante la guerra, quando arrivavano lo stesso i turisti” ricorda Ugo Repetto, titolare di uno storico bar della piazzetta. È crisi nera.
Ma Mauro Evangelista, anche lui barista della caletta, insieme al Comune di Portofino, ha deciso di allestire una ape-bar (grazie al mezzo fornito proprio dal Comune) che stanzia in piazzetta fornendo caffè, cappuccini, brioches, perfino liquori e champagne a richiesta “prima di tutto per rispetto degli oltre duecento operai che stanno lavorando qui, per le ristrutturazioni di stagione piccole e grosse, come Villa Altachiara, l’hotel Splendido, negozi e ristoranti vari. Dovevamo dargli la possibilità di rifocillarsi quindi abbiamo pensato, visto che in questo periodo a causa del Covid sono tutti chiusi, di inventarci questa idea: faremo anche più di cento caffè al giorno, non sono tanti ma almeno ci siamo”. Qui si ritrovano anche i portofinesi doc e quelli importati, a chiacchierare al sole ritrovato.
La Pasqua, che di solito apre saracinesche e nuova stagione, sembra lontanissima “e non credo che ad aprile si potrà fare turismo - spiega Alessandro Briola, albergatore della piazzetta e ristoratore - e per l’estate speriamo bene”. Lui è l’unico aperto “grazie a un gruppo di operai bergamaschi che dormono in albergo, pranzano e cenano da noi. Stanno lavorando alla ristrutturazione dell’hotel accanto al mio, e sono stati una manna dal cielo in questo periodo: sono una ventina massimo, e sono da noi da ottobre scorso ad aprile”. Per il resto si spera di rimanere in zona gialla anche nel week end, non si va oltre negli auspici. Impossibile.
In piazzetta intanto arriva Manuel, lo storico pescatore: grande pesca di rossetti, che si vendono soprattutto ai privati perché i ristoranti sono quasi tutti chiusi anche nei dintorni, racconta a una coppia in tuta che “siamo venuti a prendere un po’ di sole a Portofino”.
Portofino, da sempre isola felice, oggi un po’ più infelice per il Covid. Ma sotto questo sole che segue quasi due mesi di nuvole, e con questo panorama tutto sembra un po’ più bello.
Ma Mauro Evangelista, anche lui barista della caletta, insieme al Comune di Portofino, ha deciso di allestire una ape-bar (grazie al mezzo fornito proprio dal Comune) che stanzia in piazzetta fornendo caffè, cappuccini, brioches, perfino liquori e champagne a richiesta “prima di tutto per rispetto degli oltre duecento operai che stanno lavorando qui, per le ristrutturazioni di stagione piccole e grosse, come Villa Altachiara, l’hotel Splendido, negozi e ristoranti vari. Dovevamo dargli la possibilità di rifocillarsi quindi abbiamo pensato, visto che in questo periodo a causa del Covid sono tutti chiusi, di inventarci questa idea: faremo anche più di cento caffè al giorno, non sono tanti ma almeno ci siamo”. Qui si ritrovano anche i portofinesi doc e quelli importati, a chiacchierare al sole ritrovato.
La Pasqua, che di solito apre saracinesche e nuova stagione, sembra lontanissima “e non credo che ad aprile si potrà fare turismo - spiega Alessandro Briola, albergatore della piazzetta e ristoratore - e per l’estate speriamo bene”. Lui è l’unico aperto “grazie a un gruppo di operai bergamaschi che dormono in albergo, pranzano e cenano da noi. Stanno lavorando alla ristrutturazione dell’hotel accanto al mio, e sono stati una manna dal cielo in questo periodo: sono una ventina massimo, e sono da noi da ottobre scorso ad aprile”. Per il resto si spera di rimanere in zona gialla anche nel week end, non si va oltre negli auspici. Impossibile.
In piazzetta intanto arriva Manuel, lo storico pescatore: grande pesca di rossetti, che si vendono soprattutto ai privati perché i ristoranti sono quasi tutti chiusi anche nei dintorni, racconta a una coppia in tuta che “siamo venuti a prendere un po’ di sole a Portofino”.
Portofino, da sempre isola felice, oggi un po’ più infelice per il Covid. Ma sotto questo sole che segue quasi due mesi di nuvole, e con questo panorama tutto sembra un po’ più bello.
IL COMMENTO
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