
In precedenza la Samp era andata sotto, all’inizio della ripresa, per un gol dell’ex Caprari, sui cui Audero si era fatto sorprendere. Il portiere blucerchiato, però, sapeva poi riscattarsi, compiendo almeno tre interventi decisivi.
Nel finale era ancora la Sampdoria a premere, schiacciando gli avversari nella propria area e collezionando calcio d’angolo in sequenza. Ma il risultato non cambiava e l’1-1 conclusivo finiva tutto sommato per accontentare tutti.
Al “Vigorito” è andata in scena la classica gara che la Samp poteva vincere, ma anche tranquillamente perdere. Nel primo tempo la squadra di Ranieri si era fatta preferire, ma Keita, pur vivacissimo, non era riuscito a sbloccare lo 0-0. Nel secondo l’inerzia si era invertita e la formazione di Inzaghi aveva dominato per larghi tratti.
Poi, la svolta per la Samp, trascinata dal guizzante Damsgaard, capace di rin… vigorire i compagni. E’ mancata la svolta, d’accordo, le ambizioni restano circoscritte.
A me personalmente non sorprende, continuo a credere nella salvezza tranquilla o poco più. Questi giocatori non hanno nel loro dna la vis pugnandi e l'allenatore, chiunque esso sia, può rimediare sino ad un certo punto.
Ma va bene così. Ventisette punti alla seconda giornata del girone di ritorno sono un bottino accettabile e domenica prossima alle 15 al Ferraris arriva la Fiorentina, un’altra occasione per provare ad accelerare un po’.
IL COMMENTO
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