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L'allenatore blucerchiato: "Dobbiamo stare sul chi vive e tenere sotto di noi quelle che stanno dietro"
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Si chiuderà anche per la Sampdoria il trittico di partite giocate in una settimana, domenica alle 18 contro il Cagliari. L'allenatore dei blucerchiati Claudio Ranieri vuole capire cosa potrà fare la Samp da qui in avanti:  "Sarà una partita difficile e molto combattuta, ma ci sentiamo pronti; la squadra sta bene, ci sono state delle problematiche legate al Covid ma si trattava solo di influenza. Tutti i coinvolti stanno recuperando, alcuni di loro saranno disponibili per la gara di domani."


 
L'AVVERSARIA - "Il Cagliari gioca in maniera rapida, può contare su due punte che cerca sempre di sevire con palloni luinghi a scavalcare il centrocampo e venire a pressarti; occupa una posizione che non gli compete per la qualità degli uomini di cui dispone. Già con Di Francesco in panchina aveva ottenuto pareggi o sconfitte nel recupero, adesso invece viene da due vittorie consecutive; ci aspetta una squadra ricaricata e col dente avvelenato, ma noi siamo pronti."


"Il bello del campionato italiano è che tutti gli allenatori sono tutti diversi, ognuno porta la sua filosofia, il suo sistema di gioco cercando di attuarlo coi giocatori a disposizione. Sarà una partita vibrante ed ad alta velocità."
L'anno scorso abbiamo fatto bene levandoci subito fuori dalle sabbie mobili grazie al sacrificio di tutti i ragazzi, soprattutto durante il lockdown; nel nuovo campionato siamo ancora fuori dalla mischia ma non mi basta, pretendo di più da me stesso e dai miei ragazzi, dobbiamo lottare fino all'ultimo secondo."

 
"E' un campionato particolare, non siamo abituati a stare senza i tifosi; mi auguro che grazie al vaccino tornino sugli spalti dal prossimo anno, perché non si puo giocare cosi; è importante stare sempre sul chi vive perché è un campionato strano, ci sono squadre che stavano con l'acqua alla gola e squadre come noi "quasi tranquille"; bisogna stare all'erta perché all'ultimo quando saremo chiamati ad una prova di forza magari non saremo pronti, per cui è sempre meglio starne fuori. Questo riguarda sia noi della Sampdoria sia tutte le squadre che si sentono tranquille, perché  quelle dietro possonmo risalire in un attimo; noi dobbiamo fare di tutto per tenerle sotto di noi, come ad esempio il Cagliari."