Ci sono due modi diversi di fare politica, ci sono due concezioni differenti del rapporto con la gente. La diversità di azione e di metodo tra la sindaco Marta Vincenzi e il presidente della Regione, Claudio Burlando, sta emergendo in maniera molto evidente. Non si tratta di un gossip mediatico, la solita cattiveria e superficialità dei giornalisti che mette in luce comportamenti che nella realtà non esistono, ma è lo contro tra due caratteri politici che si sono sempre differenziati.
Claudio Burlando è un tessitore di rapporti, un politico consumato, poco propenso a gettarsi tra la folla. Marta Vincenzi è più pasionaria e passionale, ancorché forte di esperienze variegate e assolutamente decisa a un confronto continuo con i cittadini, anche a costo di dover mettere in gioco scelte già fatta da giunte omogenee alla sua.
Ecco, allora, che su alcune questioni gli atteggiamenti dei due politici ex Ds oggi Pd divergono: dalla strada di Cornigliano all’ospedale di vallata, al parcheggio sotto l’Acquasola per ricordare i casi più recenti.
Chissà che cosa succederà quando ci saranno da fare i nomi del nuovo presidente dell’Autorità portuale, dove Comune e Regione devono proporre candidati per la terna da presentare al ministro.
La differenziazione non è un male, avere opinioni e metodi diversi può essere salutare purché le divergenze non finiscano per paralizzare le scelte strategiche che devono essere fatte rapidamente. E’ indispensabile, alla fine, una sintesi molto condivisa, quello che con una frase ormai abusata vuol dire “fare squadra”, sennò la lentezza genovese già troppo marcata e foriera di notevoli rischi, diventerebbe un blocco in cui danni sono incalcolabili.
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità