
Così Mio Liguria ha deciso di passare all'azione, anche perché dal Governo i provvedimenti non sono stati sufficienti. "Se fossi stato io al Governo avrei fatto un blocco agli estratti commerciali e avrei fatto in modo di togliere tutti i costi fissi sulle bollette. Non è possibile che le attività chiuse paghino da chiuse 500-600 euro per oneri di sistema, imposte e persino il canone Rai o la Siae".
Almeno una trentina di locali in Liguria hanno deciso di aderire a questa forma di protesta. Protesta non condivisa dall'associazione di categoria Fipe Confcommercio (LEGGI QUI) che alla forza preferisce il dialogo. Ma per i titolari che hanno scelto di aderire all'iniziativa è incomprensibile questa politica di stop and go: "Qual è il rischio che c'è nei nostri locali rispetto a quello che si può trovare in un autogrill o un terminal traghetti?", incalza De Giorgi. "Oggi leggiamo che i Nas hanno trovato tracce di contagio sui mezzi pubblici, ci volevano loro a dircelo". La richiesta è solo quella di poter lavorare, con tutte le norme igieniche e il distanziamento.
IL COMMENTO
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