cronaca

Lo sfogo di Massimo Travaglini, titolare di Fokaccia 100% di Piccapietra
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“La situazione per noi ristoratori è drammatica, io da venti dipendenti adesso ne ho undici e la situazione andrà a calare…”. 

Inizia così lo sfogo di Massimo Travaglini, titolare del ristorante focacceria Fokaccia 100% di Piccapietra.

“Qui in centro a Piccapietra siamo colpiti dallo smart working, di gente in giro ce n'è meno, in zona arancione lavoriamo poco e male, a pranzo avremo fatto due o tre mesi di lavoro, all'aperitivo io facevo 200 persone, durante l’anno ne avrò fatto due mesi. Sostegni? Sostegni è una parola grossa, diciamo che sono arrivate un po’ di mancette per fare vedere che lo Stato c'è, io ho perso 900 mila euro, ne ho presi 30 mila, se questi sono sostegni”.

Travaglino poi racconta: “Io collaboro con un ristorante genovese che ha aperto negli Stati Uniti, a Miami, dal nome particolare “Battubelìn”, anche loro sono stati colpiti ma lo Stato gli ha riconosciuto quanto doveva, sostegni sostanziosi pari a 33%, la cassa per i dipendenti la prendono piena ogni mese, il ristorante è stato fermo solo un mese.


Dobbiamo andare tutti negli States? No, l’Italia non ha nulla da invidiare, dobbiamo solo darci tutti una mano, soprattutto l'accesso al credito, perché le banche non ci aiutano, in questo momento dopo un anno di difficoltà un'azienda non può essere delegittimato per una pagamento in ritardo, bisogna valutare quello che hanno fatto negli ultimi anni.


Siamo da un anno tutti disperati ma alle banche non gliene frega niente. Gli undici dipendenti che ho lasciato a casa? Alcuni avevano il contratto scaduto, altri hanno preferito prendere la disoccupazione, il nostro futuro? Guardiamo avanti, stiamo valutando altre strade, le Ecommerce, noi produciamo tutto, dal dolce al salato, svilupperemo l’esportazione".