“I fatti emersi grazie all’audizione di oggi – continua - sono di gravità inaudita. Seppure Aspi avesse in mano una relazione che attestava delle carenze di sicurezza del Viadotto Ragone sull’A12, il concessionario non ha effettuato alcun intervento di manutenzione, con i rischi conseguenti per l’incolumità di chi si è travato a utilizzare il viadotto. E’ incredibile che una simile mancanza si verifichi nel Paese che ha già vissuto l’immane tragedia del Ponte Morandi. Chi può assicurarci che non esistano nella rete gestita da Autostrade altri casi come quello del Viadotto Ragone? Garantire la sicurezza significa rispettare in modo rigoroso il principio della trasparenza. Per questo riteniamo fondamentale che l’Ansfisa (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali) sia messa in grado di operare. Ci rallegriamo che da oggi la struttura creata ben tre anni fa abbia un vertice. Ricordiamo però che manca ancora di personale e soprattutto di un chiarimento circa le sue funzioni”.
“Chiediamo per questo al ministro Giovannini di fare il possibile affinché, nei tempi più rapidi possibili, l’Ansifsa possa davvero iniziare il suo prezioso lavoro di controllo sulle infrastrutture italiane. Purtroppo, nessuno da oggi può toglierci il dubbio che le situazioni di rischio per gli utenti siano di più di quante immaginavamo. Per questo, è vitale mettere in campo nel minor tempo possibile l’attività di monitoraggio di cui la rete autostradale ha bisogno”, conclude.
IL COMMENTO
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