
Il sindacato ricorda l'impegno comune delle Parti Sociali e delle istituzioni che aveva determinato il raggiungimento di due importanti risultati: "Il completamento della piattaforma portuale di Vado Ligure e l’ottenimento dello status di Area di Crisi Industriale Complessa per il Savonese (e l’interesse di nuovi investitori ad insediarsi sul territorio e la disponibilità a nuovi investimenti di imprenditori locali non si sono fatti attendere)”
"Come CISL - aggiunge Pesce - stiamo insistendo, da un lato, nel chiedere piani industriali chiari alle imprese sopra richiamate nella convinzione che la loro strategicità nell’economia locale e nazionale (per questo è necessario il coinvolgimento dei Ministeri competenti) sia assolutamente da salvaguardare, e dall’altro, nell’evidenziare la necessità di valorizzare nuovi asset produttivi".
“Da questo - continua - l’invito della CISL territoriale a non abbandonare modelli operativi funzionali che, se adeguatamente sostenuti dai livelli regionali, potrebbero riposizionare la provincia di Savona tra quelle potenzialmente trainanti per l’economia regionale e nazionale. Per questo occorre condividere un modello di sviluppo integrato e costruito per filiere produttive da sostenere attraverso l’individuazione di canali di finanziamento ed iniziative mirate. Il territorio deve attrezzarsi per non perdere nessuna delle opportunità derivanti dai processi di ripresa e rilancio del Paese individuando chiaramente le proprie necessità (non è il momento di andare in ordine sparso e con idee confuse) e valorizzando le proprie potenzialità nel contribuire alla ripresa economica complessiva”.
IL COMMENTO
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