cronaca

Nota stampa congiunta fra l'Ordine dei giornalisti e AssoStampa Ligure
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E' previsto per la giornata di martedì 1 giugno, a partire dalle ore 16, un presidio sotto la sede della prefettura di Genova da parte dei giornalisti liguri. La richiesta mossa al Governo è quella di "mantenere gli impegni assunti
per sostenere il lavoro di chi ogni giorno produce informazione al servizio dei cittadini".



Lo si legge in una nota congiunta fra l'Ordine dei giornalisti e AssoStampa Ligure, che recita: "Il sindacato dei giornalisti chiede provvedimenti urgenti a tutela della dignità e dei diritti dei colleghi precari a partire da regole che rendano possibile l'adozione dell'equo compenso, legge varata nel 2012".


Il sindacato richiama l'attenzione del premier Draghi sull'urgenza di "riconoscere il ruolo dell'informazione e di chi fa informazione. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza non offre la necessaria attenzione a un settore decisivo per formare un'opinione pubblica consapevole" settore che "ha bisogno di interventi che promuovano il pluralismo contenendo la prepotenza dei colossi multinazionali che si appropriano del lavoro dei giornalisti e ne dispongono senza rifondere un centesimo di quanto lucrato.
È urgente ridefinire ruolo e missione della televisione pubblica che torni al servizio dei cittadini e non dei partiti" e "sostenere quelle realtà radiotelevisive e multimediali locali che tra mille difficoltà sono riuscite anche nella fase più acuta della pandemia ad assolvere ai bisogni informativi e non dei cittadini".


L'ordine dei giornalisti e Assostampa Ligure ricordano che negli ultimi cinque anni il settore dell'editoria "ha perso 5 mila posti di lavoro, ossia il 15% del totale. L'Inpgi ha fatto fronte con risorse proprie a crisi aziendali, sostegno al reddito e prepensionamenti. Nel frattempo - prosegue la nota -, le aziende editoriali hanno continuato a sfruttare l'esercito dei collaboratori precari meno tutelati e peggio pagati. E' questa la causa prima della difficoltà dell'Inpgi".


Il governo "è chiamato a compiere scelte coraggiose per rilanciare il Paese - conclude la nota -. Una sfida che può essere sostenuta solo scommettendo su dignità, libertà, responsabilità, solidarietà, coesione sociale e verità dell'informazione". Tra i temi, anche quello delle querele bavaglio e della norma per abolire il carcere per i giornalisti.