Fast/Confsal Liguria prende posizione: la Liguria non può più subire nessun treno in meno e, neppure, un posto in meno, sui treni, soprattutto adesso, con l'inizio della stagione estiva e la ripresa completa delle attività produttive e turistiche con l’entrata, dal 7 giugno, della Liguria in zona bianca.
Oggi si è svolto l'incontro delle Segreterie Regionali delle O.S. con la Direzione di Trenitalia, a seguito dello sciopero della divisione Passeggeri Long Haul (ndr, lunga percorrenza) Genova di Trenitalia, dichiarato per il 9 giugno, dalle ore 9 alle ore 17, al fine dei cercare una soluzione al taglio di tre coppie di treni della società Thello – controllata al 100% da Trenitalia -, che collegavano Milano-Genova-Nizza e la conseguente proposta sindacale di sostituirli con tre coppie di treni intercity.
La direzione aziendale ha confermato la definitiva soppressione di una coppia di questi treni, mentre già si sapeva informalmente, fin dalla proclamazione dello sciopero, che due coppie si sarebbero recuperate, per la disponibilità del Ministero competente.
Questa inflessibile perdita, per l'utenza, per i cittadini, per il ruolo stesso che la Liguria oggi deve svolgere nella ripresa delle attività produttive e turistiche, significa di due treni veloci IN MENO, di circa venti carrozza IN MENO, di quasi millecinquecentoquaranta posti a sedere che andranno a sparire, la cui mancanza provocherà, inevitabilmente, altri disagi negli altri treni, già abbastanza affollati, compresi quelli regionali.
Questo nel quadro di una carenza strutturale generale nella dotazione di mobilità della regione, di una carenza cronica nella mobilità ferroviaria veloce in Liguria, soprattutto nel ponente, e tra questa e le altre regioni limitrofe. In una Liguria che stava per aprirsi ad una nuova promettente stagione di turismo che - ricordiamolo bene tutti - produce una buona parte del reddito ligure.
Uno scenario che preoccupa e che va ad aggiungersi al caos della viabilità ligure, dopo la riapertura dei cantieri autostradali del 7 giugno e, non ultimo, dopo la tregua che ne vedeva la chiusura nei fine settimana.
Queste le ragioni per le quali Fast/Confsal Liguria non rinuncia a lottare, con l'appello ai lavoratori, per lo sciopero del 9 giugno, già dichiarato unitariamente ed ora ribadito dalla sola Fast/Confsal Liguria.
“La Liguria non può (e non deve) più subire il taglio di neppure un treno di meno, di neppure un posto di meno” – conclude il segretario regionale della Fast/Confsal Liguria Mario Pino.
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"Non un treno di meno, non un posto di meno": appello di Fast/Confsal
In vista della stagione estiva e della sperata ripresa del settore turistico
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