Proseguono gli accertamenti giudiziari sulla morte di Camilla Canepa, la 18enne di Sestri Levante stroncata da una trombosi una decina di giorni dopo la prima dose di AstraZeneca. Marco Cavaleri, responsabile dell'unità di intervento sui vaccini dell'EMA - Agenzia Europea dei Medicinali, sostiene: "Già per l'età sarebbe stato meglio usare un vaccino a mRna, poi anche se non si conoscono i fattori di rischio la sua situazione di salute avrebbe dovuto suggerire prudenza".
Una posizione controversa che, secondo alcune indiscrezioni, risulterebbe alla Procura di Genova, dove a coordinare l'inchiesta sono i pm Stefano Puppo e Francesca Rombolà: sulla base delle prime relazioni chieste ai medici, la ragazza avrebbe avuto una "piastrinopenia autoimmune familiare" con relativa prescrizione di farmaci ormonali, sui tempi della cui assunzione (prima o dopo il vaccino) servono certezze.
Ma la famiglia, assistita dall'avvocato Angelo Paone, sostiene che Camilla non avesse alcuna malattia e chiede riserbo e rispetto per la propria sofferenza. L'autopsia verrà eseguita martedì.
cronaca
Camilla: la famiglia esclude malattie precedenti e chiede riserbo e rispetto
Il coordinatore EMA Marco Cavaleri critico sulla somministrazione vaccinale
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