"Io ci sarò", Lucio Malan, vicepresidente vicario al Senato del Gruppo Forza Italia-UDC aderisce alla manifestazione prevista per il 18 giugno a Genova alle ore 18 davanti alla Prefettura. Un ‘no’ chiaro all'accordo Stato-Autostrade che, se concluso, porterebbe nelle casse di Atlantia e della famiglia Benetton miliardi di euro, provenienti direttamente dai cittadini italiani, liguri, genovesi (LEGGI QUI).
Quella di Malan è una presa di posizione forte, decisa contro un accordo che ha fatto scatenare la rabbia in primo luogo dei familiari delle vittime di ponte Morandi. Il senatore di centrodestra spacca la posizione politica parlamentare e politica del suo schieramento rimasto 'freddo' sulla questione. "Il gruppo Autostrade per l'Italia e le società collegate hanno evidentemente costruito negli anni grandi relazioni sia a livello politico che a livello mediatico, diciamo che controlla bene" attacca Malan riferendosi alla poca attenzione da parte di politica e media nazionale alla vicenda dell'accordo Stato-Autostrade.
Malan spiega ancora dal suo punto di vista quello che sta accadendo: "L'esigenza di facciata è quella di dire 'abbiamo punito la famiglia Benetton' e metterli fuori da Autostrade ma vorrei essere punito io così" spiega ironico il senatore di Forza Italia-Udc. "Spero che questa operazione non vada in porto perché vuol dire dare davvero tanti soldi ad Atlantia - precisa Malan a Primocanale -. Non possiamo sostenere una società solo perché altrimenti crollerebbe in Borsa. Dobbiamo ricordare che gli investitori (di lungo corso ndr) hanno avuto dei rendimenti spaventosi, molto superiori rispetto a quello di un crollo in Borsa. La mancata manutenzione delle opere infrastrutturali ha contribuito a far accumulare i soldi e di conseguenze, anche nell'anno in cui 43 persone hanno pagato con la vita, proprio quegli stessi soldi costati la vita a queste persone, sono finiti nelle tasche degli azionisti. Ovviamente è la dirigenza la colpevole di tutto questo" racconta il senatore di centrodestra.
Genova si prepara a scendere in piazza per richiamare l'attenzione del Governo, dei partiti e del Parlamento tutto per rivedere la decisione. "Prima ci deve essere un parere della Corte dei conti - racconta ancora Malan -. In queste ore ho mandato un esposto con le vicende che riguardano Autostrade nel corso degli anni. Poi comunque ci dovrà essere una deliberazione del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) che sarà chiamato ad approvare il piano economico finanziario proposto da Autostrade per l'Italia. In questo piano è anche previsto un aumento delle tariffe del pedaggio. Secondo le stime da qui al 2038 entrerà per questo una cifra di 6 miliardi in più rispetto all'aumento dell'inflazione stimato. La cosa paradossale è che con l'aumento dei pedaggi previsto Cassa Depositi e Prestiti tirerà fuori più soldi da dare ad Atlantia. Ovvero noi paghiamo di più per 17 ani per poter dare più soldi ora ad Atlantia" e quindi anche ai Benetton precisa Malan.
cronaca
Manifestazione contro Autostrade, Malan (Forza Italia): "Io ci sarò, politica e media ammorbiditi da Atlantia"
Il 18 giugno in largo Lanfranco a Genova alle ore 18
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