
L'artista ribalta la metafora di questa immagine iconica che acquisisce così un inedito senso negativo di "eccesso". Il progetto si pone come una riflessione sull'urgenza di affrontare l'inquinamento dei mari di tutto il mondo, letteralmente "portando a galla" un problema di assoluta attualità e non lasciandolo nascosto nei fondali del mare.
"La nostra dipendenza dalla plastica non è sostenibile. I suoi effetti si stanno espandendo nei nostri continenti e nelle nostre acque. Consider yourself as a guest (Cornucopia) è una riflessione sull'impatto che abbiamo sul pianeta e sul nostro ruolo di consumatori che alimentano questa crescente massa di plastica", dice Christian Holstad.
"La collaborazione con Slow Fish ci vede impegnati su un progetto integrato, dove ogni partner promuove un atto concreto nella salvaguardia del mare, culla della vita sul nostro pianeta, ma che purtroppo è anche il luogo dove tutte le conseguenze di comportamenti sbagliati finiscono inevitabilmente per sfociare", dice Egle Panzella, responsabile Sustainability di FPT Industrial.
(Foto Ansa)
IL COMMENTO
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