
Il nuovo tecnico ammette di non essere stato la prima o meglio l'unica scelta: "Il presidente mi ha detto che stava contattando altri allenatori, poi si è deciso di comune accordo di iniziare insieme".
Il nuovo tecnico è realista ma fiducioso: "Ho comunque avuto la garanzia che la rosa non sarà svenduta. Dipenderà tutto da offerte irrinunciabili. Saremo pronti a sostituire i partenti, ma questo non mi spaventa perché la Sampdoria ha sempre dimostrato di lavorare bene. Damsgaard è un giocatore di prospettiva, sa dimostrando il suo valore agli Europei. Mi auguro di averlo a disposizione anche per la prossima stagione, è veramente forte. Quagliarella? E' il nostro capitano, penso sarà fondamentale anche nel prossimo campionato. Per caratteristiche, deve avere un riferimento vicino. Averlo lucido lo aiuterà a segnare".
Succedere a Ranieri non sarà facile: "E' un esempio per noi giovani, per come interpreta le gare e per il suo stile. Ha vinto la Premier con il Leicester, poter ripercorrere le orme sarebbe fantastico. . La squadra ha fatto 52 punti l’anno scorso, questo testimonia la bravura di staff, allenatore e calciatori. Un mix di giovani ed espertiQuando uno fa una scelta, valuta tutto. Io ho ragionato sulla possibilità che questo club mi sta dando".
Il nuovo tecnico ha fiducia nella rosa: "Tanti giocatori hanno fatto bene: Yoshida, Colley, Augello. Chi può fare di più è Adrien Silva. La Primavera? Qualche ragazzo verrà con noi, anche per una questione numerica. Ho visto la semifinale contro l’Atalanta, nei primi venti minuti avremmo potuto passare in vantaggio e l’esito della partita sarebbe stato diverso. Le qualità della squadra sono importanti e possiamo fare risultati importanti. Ogni allenatore deve analizzare gli obiettivi, le prospettive e il carattere di ciascun calciatore. Lo spogliatoio è importante, ma ho già avuto calciatori di un certo livello come Bruno Alves e Gervinho a Parma. Voglio che i senatori del gruppo trasmettano il senso di appartenenza per lavorare in maniera dura e nel rispetto delle regole».
Infine un pensiero per il Parma: "Io sono rientrato a gennaio. Il mio ritorno era dovuto ai miei sentimenti verso la città e il club. Abbiamo fatto qualcosa di importante nell’arco di quattro anni, avrei voluto salvare quanto creato in passato. Si è trattato di un senso di tutela, purtroppo l’esito finale non ci ha premiato".
IL COMMENTO
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