Quando parliamo del golfo spezzino pensiamo tutti al Golfo dei Poeti, per la gran quantità di artisti, musicisti e letterati che sono passati da queste parti a cogliere l’ispirazione grazie a scenari di grande bellezza ed impatto. Meno nota, ma di grande rilievo, è la dicitura Golfo degli idrovolanti, come ci spiega Antonella Mariotti, una guida turistica che lavora sul territorio spezzino: “Proprio in questo golfo sono stati compiuti i primi esperimenti di volo con gli idrovolanti, parliamo del 1912 quando l’asse dell’aviazione Calderara, che aveva il brevetto N.1 di volo, comincia a compiere questi esperimenti di volo. Il golfo negli anni 20’ vantava ben 2 idroscali uno a Cadimare e uno al Muggiano, quindi all’epoca era facile vedere il cielo solcato da queste macchine volanti”.
Proprio alla Spezia si svolge una storia d’amore che lega la città con Genova, tra il marchese Vittorio Centurione Scotto nobile di origine genovese e pilota di idrovolanti e la scrittrice Amalia Liana Negretti Odescalchi, nota come Liala, pseudonimo “donatole” da Gabriele D’Annunzio. “Loro si incontrano alla Spezia su un incrociatore e scoppiò questa profonda storia d’amore breve ma intensa – prosegue la guida Antonella - Liala la vive nel golfo della Spezia e i suoi dintorni, luoghi che troveremo descritti nei suoi romanzi”.
Liala non è l’unica artista/letterata che è passata dalla Spezia. Non è un caso infatti che nella zona di piazza Sant’Agostino vi sia una statua dedicata al noto compositore Richard Wagner, donata dall’artista russo Aidyn Zeinalov in occasione del ventennale del gemellaggio tra Bayreuth (luogo dove ha vissuto) e La Spezia. “Nel 1853 Wagner arrivò alla Spezia da Genova e le cronache ci raccontano che prese alloggio in una locanda di via del Prione. In quel periodo il compositore stava cercando l’ispirazione per l’Oro del Reno, per terminare questa sua opera monumentale. Lui stesso racconta che riposando in questo albergo e ascoltando i rumori che provenivano da via del Prione ebbe la tanto ricercata ispirazione”.
Noti scrittori, assi dell’aviazione e compositori di fama mondiale, in fondo non sarà mica un caso se il golfo spezzino è detto Golfo dei Poeti.
IL COMMENTO
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