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Una recente sentenza del Tar ha portato il Parco di Portofino da 1056 a 5363 ettari, inglobando undici comuni dai tre di partenza (Camogli, Portofino e Santa Margherita) allargando lo spettro con l'inserimento di Avegno, Cicagna, Chiavari, Coreglia Ligure, Rapallo, Recco, Tribogna e Zoagli. Rapallo però ha già detto no alla proposta attraverso una delibera in Comune. Le altre amministrazioni coinvolte hanno preparato una serie di osservazioni tecnico urbanistiche sul piano di salvaguardia in quelle aree che ricadono nella nuova riperimetrazione. Chi è d'accordo con il parco nazionale, anche per i possibili risvolti economici della zona, è Cna,la Confederazione nazionale dell'Artigianato e Piccola e Media Impresa della Liguria.
Il Wwf chiede di allargare i confini utilizzando il mare, una proposta che vede apparentemente l'ok della Regione ma anche del Partito democratico. Altri vorrebbero allargare ulteriormente l'area coinvolgendo altri comuni. Tra questi c'è poi la posizione di Fridays For Future Genova che vorrebbero allargare ulteriormente il progetto del parco e le sue dimensioni passando da 11 a 22 comuni coinvolti per dare "la possibilità di un concreto sviluppo sostenibile su tutto il territorio con enormi risorse soprattutto per noi giovani, mentre ora la prospettiva è che venga semplicemente allargata l’area marina di Portofino annettendo 3 comuni e cancellando di fatto l’opportunità di avere un grande ente parco. Quella che rischiamo di perdere oggi è un’occasione unica capace di creare opportunità economiche, sociali ed ambientali almeno per i prossimi 30 anni in Liguria".
Sulla stessa linea Legambiente e la Lista Sansa. Proprio la Lista Sansa sottolinea che la creazione del parco secondo le indicazioni portate avanti dal ministro Cingolani porterebbe alla creazione del "Parco nazionale più piccolo d'Italia, in modo da essere sicuri di non disturbare chi intende costruire o cacciare nei territori circostanti". Da qui l'invito a rivedere i piani e chiedere un tavolo che veda anche la "concertazione con tutti i soggetti interessati e con l'Università di Genova". L'incontro di oggi potrebbe servire a chiarire maggiormente la situazione e il futuro del parco
IL COMMENTO
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