cronaca

Il senatore de L'Alternativa c'è: "È in corso il tentativo di far credere che tutto sia andato per il meglio"
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Protesta con annesso striscione posizionato in via Porro a Genova da parte del senatore di Alternativa c'è Mattia Crucioli nella notte. Grande a chiare lettere la scritta "Non fate finta di niente" e sotto la data 14 agosto 2018. A tre anni dalla tragedia di ponte Morandi costata la vita a 43 persone, mentre si preparano le cerimonie in ricordo di quel tragico giorno è la questione Autostrade per l'Italia a tornare prepotente al centro della cronaca.


"È in corso il tentativo di far credere che tutto sia andato per il meglio, che i responsabili di questa tragedia siano stati sanzionati costringendoli a cedere la società autostrade - spiega Crucioli -. La verità è, invece, che quella società verrà comprata ad una cifra spropositata, facendo guadagnare miliardi ai Benetton e ai loro soci, mentre i cittadini pagheranno questo extracosto attraverso i pedaggi autostradali che nei prossimi anni verranno aumentati. Per questo abbiamo presentato un esposto e non permetteremo che il governo faccia finta di niente. Su questa vergognosa vicenda nessuno dovrà permettersi di fare finta di niente".

La trattativa che prevede l'uscita di scena di Autostrade al prezzo però di circa nove miliardi di soldi pubblici che andranno nelle casse degli azionisti di Autostrade, di Atlantia e della famiglia Benetton. Ma non solo, è previsto nell'accordo anche una transazione tombale per ogni genere di danno passato, presente e futuro. Fino a 150 milioni di danni ne risponderanno i vecchi azionisti; da 150 a 450 verranno divisi in parti eguali tra vecchi azionisti e lo Stato; da 450 in su ne risponderà solo lo Stato Italiano.

Nel mentre le condizioni delle autostrade della Liguria palesano gravi criticità. I lavori nelle gallerie della A10 che inizieranno il 16 agosto sono la dimostrazione concreta di quanto non fatto negli anni passati in termini di manutenzioni. Fatti emersi anche dalle inchieste parallele nate dopo la tragedia di ponte Morandi. L'ultima la voce dei consulenti esperti in materia della procura di Genova che hanno affermato come "fino al 2020 il 75% dei tunnel liguri era fuorilegge".