"Le precisazioni fornite dal Governo Draghi in merito all'obbligo di esibizione del Green pass nelle mense aziendali fanno emergere la mancata conoscenza di un intero settore produttivo del nostro Paese, caratterizzato da mense in appalto già in forte sofferenza a causa della pandemia e dello smart working che ha letteralmente decimato le presenze nelle mense aziendali, provocando un quasi irreversibile calo di pasti". E' quanto si legge su una nota da parte di Filcams Liguria sull'obbligo del Green pass nelle mense aziendali.
"Sostenere l'obbligo del Green Pass per accedere alla mensa aziendale, implica una serie di criticità che questo governo non ha in considerazione" - prosegue la nota - . "Il governo si è limitato a declinare gli obblighi senza analizzare i metodi, senza assumersi la responsabilità delle conseguenze che tale decisione avrà sul settore della ristorazione aziendale. Ci sono più temi in ballo che non possono essere liquidati con una faq di specifica sul sito del Governo. Non c'è l'obbligo di vaccinazione sui luoghi di lavoro, ma si lede allo stesso tempo il diritto al pasto a chi non si vaccina. Per noi chi va a lavorare deve poter mangiare. Poi c'è il tema del controllo del pass su cui il governo si è limitato a specificare che spetta al gestore del locale e al proprietario o legittimo detentore di luoghi o locali dove si svolge il consumo del pasto, nonché ai loro delegati. Si apre uno scenario quindi tutto da chiarire. Non ultimo, il tema che riguarda la tenuta occupazionale di chi
"Sostenere l'obbligo del Green Pass per accedere alla mensa aziendale, implica una serie di criticità che questo governo non ha in considerazione" - prosegue la nota - . "Il governo si è limitato a declinare gli obblighi senza analizzare i metodi, senza assumersi la responsabilità delle conseguenze che tale decisione avrà sul settore della ristorazione aziendale. Ci sono più temi in ballo che non possono essere liquidati con una faq di specifica sul sito del Governo. Non c'è l'obbligo di vaccinazione sui luoghi di lavoro, ma si lede allo stesso tempo il diritto al pasto a chi non si vaccina. Per noi chi va a lavorare deve poter mangiare. Poi c'è il tema del controllo del pass su cui il governo si è limitato a specificare che spetta al gestore del locale e al proprietario o legittimo detentore di luoghi o locali dove si svolge il consumo del pasto, nonché ai loro delegati. Si apre uno scenario quindi tutto da chiarire. Non ultimo, il tema che riguarda la tenuta occupazionale di chi
lavora in appalto in un settore già in forte crisi".
Per Silvia Avanzino, segretario generale Fisascat Cisl Liguria, il settore delle mense in appalto "sta vivendo grandi difficoltà, tra pandemia e smart working, e il risultato è il forte calo delle presenze nelle mense aziendali. L'obbligo di esibizione del green pass in queste realtà lavorative implica una serie di problemi e difficoltà che vanno affrontate e risolte ai tavoli negoziali"- dice - "Si è persa l'occasione di fare un lavoro concertato e concreto, tenuto conto che si parla di un settore che sia nel pubblico che nel privato conta su lavoratori in appalto che non hanno l'autorità per poter controllare la veridicità della documentazione richiesta. La isascat Cisl Liguria - ha concluso - auspica che si apra quanto prima un confronto tra Governo e parti sociali al fine di evitare ripercussioni sull'occupazione in questo importante settore".
Per Silvia Avanzino, segretario generale Fisascat Cisl Liguria, il settore delle mense in appalto "sta vivendo grandi difficoltà, tra pandemia e smart working, e il risultato è il forte calo delle presenze nelle mense aziendali. L'obbligo di esibizione del green pass in queste realtà lavorative implica una serie di problemi e difficoltà che vanno affrontate e risolte ai tavoli negoziali"- dice - "Si è persa l'occasione di fare un lavoro concertato e concreto, tenuto conto che si parla di un settore che sia nel pubblico che nel privato conta su lavoratori in appalto che non hanno l'autorità per poter controllare la veridicità della documentazione richiesta. La isascat Cisl Liguria - ha concluso - auspica che si apra quanto prima un confronto tra Governo e parti sociali al fine di evitare ripercussioni sull'occupazione in questo importante settore".
IL COMMENTO
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