cronaca

Il direttore del Mediterranee di Pegli. "Un tecnico di Autostrade mi disse di farmi il segno della croce quando transitavo nelle gallerie"
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Tutte le novante camere sono occupate da mesi da clienti giunti da ogni parte del mondo, eppure nello storico Hotel Mediterranee di Pegli, tre stelle, una doppia costa centoventi euro.

Ma quanto dice Enzo Torre, il direttore dello storico albergo del ponente di Genova, è sintonia con quanto ha dichiarato a Primocanale il portavoce degli albergatori genovesi Carlo Tixe: il turismo sta volando e non si trova un posto letto da nessuna parte.

"Non abbiamo risentito della crisi per il covid - spiega il direttore del Mediterranee - perchè essendo ai bordi della città prendiamo clienti che vanno al mare e clienti lavoratori. trasfertisti. Clienti che ormai arrivano da ogni parte grazie ai portali di prenotazioni, dal nord europa alla Francia e alla Germania, se ricordo un turista particolare? Uno che dopo avere dormito se ne è andato senza pagare e buttando giù la sbarra del parcheggio, lo abbiamo denunciato. Qui i soggiorni durano due o tre notti. Vanno al mare qui davanti. Non è balneabile? I divieti sono ballerini. Qui ci sono anche molti lavoratori di Autostrade, una società che da una parte mi fanno tribolare dall'altra mi porta molto lavoro".
A proposito di Autostrade Torre svela un particolare inquietante: "Un anno fa un capo tecnico mi ha detto che se si è credenti quando si transita nelle gallerie è meglio farsi il segno della croce perché i lavori sono stati effettuati in modo superficiale...".

Parole confermate dalla cronaca dei cantieri sino a circa un anno fa svolti in modo poco approfondito tanto che il commissario straordinario del Ministero Placido Migliorino dopo le prime verifiche ha imposto un cambio di passo e con lavori più adeguati, a costo di chiudere le autostrade, come sta puntualmente avvenendo.
Il covid? "Abbiamo fatto tutto il possibile per lavorare in sicurezza - spiega Torre - igienizzando ogni spazio, buffet del mare servito. Abbiamo avuti due casi fra il personale, subito messi in bolla. I proprietari storici dell'albergo sono Mongiardino e Seghezza, anziani pegliesi che vogliono bene al quartiere e a questa struttura che è del 1700 e per questo richiede grande attenzione e cura".