Cronaca

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Regione e comune di Genova “litigano” sullo sgombero dei romeni programmato per domani a Cornigliano. Stamattina in prefettura si è svolta una riunione tecnica per definire i dettagli del blitz che libererà le aree occupate abusivamente nella zona di via San Giovanni d’Acri. Lo sgombero è stato deciso dal sindaco Marta Vincenzi che in qualità di autorità sanitaria ha firmato il provvedimento per questioni di incolumità delle persone e igiene pubblica. "Non abbiamo alcuna intenzione di fare crociate o rastrellamenti - ha detto il questore Salvatore Presenti - Saremo sul posto in supporto alla polizia municipale, col compito anche di identificare i vari componenti del campo". "Credo che quello di domani sarà uno sgombero molto tranquillo e che non sarà necessario l'impiego della forza pubblica", ha dichiarato l'assessore comunale per la Città sicura Francesco Scidone. La zona sarà poi bonificata ed è previsto un intervento di riempimento delle arcate. Ma dai corridoi del consiglio regionale l’assessore alle politiche dell’immigrazione Enrico Vesco ha criticato la decisione del comune: “Vorrei capire che soluzione intende dare il comune di Genova a lunga scandeza. Quella dello sgombero è una scelta azzardata, presa sulla scia dell’onda emotiva. Bisogna procedere pensando a una integrazione”. “Il rischio – fa eco il capogruppo di An in Regione, Gianni Plinio – è che i romeni allontanati si cerchino un altro accampamento in qualche altra parte della città”. Ma il comune fa sapere che sta cercando una soluzione: la studieranno gli assessori Papi, Pastorino e Morettini che dovranno definire l'ospitalità da dare loro, con il coinvolgimento della Comunità di Sant’Egidio, le parrocchie e le associazioni di volontariato. (Davide Lentini)