Dopo il film su Jackie Kennedy portato anch’esso al Lido cinque anni fa, il cileno Pablo Larrain si confronta con un altro personaggio iconico degli ultimi decenni: lady Diana Spencer, Principessa del Galles, moglie di Carlo d’Inghilterra dal 1981 al 1996, morta tragicamente l’anno dopo in un incidente stradale a Parigi. ‘Spencer’, questo il titolo, si concentra in realtà su tre giorni a cavallo di un Natale a Sandringham, residenza di campagna della casa reale dove il tempo tradizionalmente scorre mangiando, bevendo, sparando e andando a caccia.
Tanto e forse troppo si è detto negli anni di questo personaggio certamente complesso, amato o odiato a seconda delle circostanze, che ha comunque trovato la forza di rovesciare l’assunto su cui di basano molte favole: una principessa che decide di non diventare regina scegliendo in qualche modo di costruire da sola la propria identità. Il punto centrale del film è questo, il tentativo di esplorare il percorso interiore che fra dubbi e determinazione l’ha condotta a preferire la libertà rispetto a un mondo che probabilmente gli si è chiuso intorno come una prigione.
Larrain ce la mostra insofferente alle regole, sempre in ritardo a tutti gli appuntamenti che il cerimoniale impone, dai pranzi alle cene passando per la foto ufficiale di famiglia, mentre cambia l’ordine dei vestiti che dovrebbe indossare a seconda della circostanze, interessata soltanto al rapporto con i figli. E intorno a lei – che finisce per identificarsi con Anna Bolena, sua lontana parente, seconda moglie di Enrico VIII decapitata perché accusata di adulterio – vede soltanto nemici con l’unica eccezione di una sarta che le confesserà alla fine un’attrazione nei suoi confronti molto al di là della semplice amicizia. Un’invenzione di Larrain come tante altre all’interno del film.
Ma al di là del senso di oppressione che la protagonista sente continuamente dentro di sé e della passione e il rispetto con cui ci viene mostrata, il limite maggiore sta nell’immagine che viene fuori di Diana (interpretata da Kristen Stewart) che non le rende un buon servizio: una donna perennemente sull’orlo dello squilibrio mentale, combattuta tra bulimia e anoressia. Così ‘Spencer’ non prende mai il volo, restando soltanto una favola nera che procede tra luoghi comuni e la mancanza di un dolore vero.
spettacoli
Al Lido rivive il dramma di Diana, la principessa che non volle diventare regina
Presentato in concorso ‘Spencer’ del cileno Pablo Larrain
2 minuti e 2 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Venerdì 22 Novembre 2024
Con 'Breathe' alle 21 Primocanale rivive la tragedia del Covid
Giovedì 21 Novembre 2024
Processo Morandi, incognita feste sulle udienze. In aula il 2 dicembre
Venerdì 22 Novembre 2024
Cultura, il sogno di Palazzo Ducale: "Biglietti gratis per le scuole"
Giovedì 21 Novembre 2024
Primocanile - Cani e gatti in redazione, gli animali di Primocanale
Ultime notizie
- Frode fiscale, processo per 'il re dei surgelati' Vetrano e la sua cerchia
- Vince Liguria risponde a Sanna: "Vittima della sindrome capogruppo Pd"
- Investe 16enne in scooter e scappa, si è costituito
- Vieira: "Al Genoa ho detto subito sì, non vedo l'ora che sia domenica"
- La spesa e poi il vaccino: doppio open day antinfluenzale al supermercato
- Ottolini: “Sull'esonero di Gilardino la responsabilità è mia”
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più