![](https://www.primocanale.it/materialiarchivio/immagininews/20210906101004-evstalker.jpg)
Lo ha detto nel corso di un intervento televisivo, parlando delle minacce ricevute dai 'no vax' o 'no pass' Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova.
INSULTI - "L'insulto della piazza dei no vax non è contro i giornalisti o contro di me, ma contro tutti gli italiani che diligentemente hanno fatto il proprio dovere, vaccinandosi. I no vax - ha aggiunto - non insultano Burioni o il presidente Draghi insultano tutti gli italiani che si sono vaccinati. A me non interessano, perché saranno perseguiti dalla legge, ma insultano la stragrande maggioranza degli italiani e soprattutto i giovani si stanno vaccinando, dando l'esempio ai 50enni con la sindrome di Superman".
GREEN PASS - "Lo strumento migliore, oggi, per cercare di incentivare la vaccinazione è l'estensione del green pass a altre attività", perché "l'80% della popolazione vaccinata non basta nei confronti della variante Delta, che provoca una malattia con una contagiosità simile varicella. Quindi dobbiamo tendere a oltre il 90% per coprire con l'immunità di gregge i non vaccinati". Così Bassetti. "In questa estate - ha aggiunto - abbiamo fatto fare ai medici il mestiere dei politici. Il mestiere dei medici è dire vacciniamo più persone possibile". Per farlo "si vorrà estendere il green pass a altri contesti lavorativi? Si vorrà togliere dal green pass il tampone? Sono ipotesi fattibili. Quello che mi spiace - ha proseguito - è che abbiamo fatto diventare i vaccini un argomento di lotta politica. Questo è forse la dimostrazione di una classe politica non all'altezza". La vaccinazione, ha concluso Bassetti, "è un atto d'amore verso noi stessi per evitare di contrarre una malattia grave e evitare di intasare le terapie intensive e ospedali, cosa che probabilmente succederà nel prossimo autunno".
IL COMMENTO
Torna “Ti ricordi?”, quando la memoria racconta la storia recente di Genova
Cassinelli alla Suprema Corte, onore anche per Genova liberale