Nel corso dell’incontro, il dirigente del competente Dipartimento della Regione Liguria, ha dato notizia della recente ricostituzione presso la Regione Liguria del Comitato regionale di coordinamento, previsto dall’art.7 del d.lgs. 81/2008, organismo preposto alla programmazione coordinata delle pianificazioni regionali in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, evidenziando che, nei mesi scorsi, sono state già avviate anche per il settore dell’edilizia, le necessarie interlocuzioni con il livello nazionale per dotare anche la Regione Liguria delle pianificazioni in materia.
I partecipanti alla riunione, preso atto del ruolo prioritario del suddetto Comitato regionale per la definizione delle linee guida sul tema della sicurezza sul lavoro, hanno auspicato che tale consesso, aperto a tutte le componenti del sistema, possa svolgere al meglio la funzione di coordinamento, per garantire l’ottimale utilizzo delle risorse, spesso carenti, di personale e di mezzi.
In particolare, nel corso della riunione, è stata approfondita la questione della formazione dei lavoratori, che, ad avviso di tutti i presenti, specialmente nel settore dell’edilizia, costituisce un presupposto fondamentale per la sicurezza dei lavoratori.
Tutti i partecipanti hanno convenuto sull’utilità di costituire un tavolo, a livello tecnico, che sarà a breve convocato in Prefettura, per favorire lo scambio informativo e la concreta individuazione di forme di supporto agli organi di vigilanza.
In particolare le OO.SS. hanno evidenziato la necessità che proprio nell’ambito dell’edilizia venga effettuato un attento monitoraggio e controllo sul rispetto delle normative in materia, considerato l’aumento rilevante del numero dei cantieri in questa provincia, non solo in conseguenza dei previsti benefici fiscali per le riqualificazioni energetiche, ma anche per l’attivazione di numerosi lavori di manutenzione straordinaria che attualmente interessano il Centro storico del capoluogo genovese, nonché per la presenza dei cantieri delle “Grandi opere”. I sindacati hanno inoltre evidenziato che la prevista formazione delle maestranze, a loro avviso non è sempre assicurata in quanto i datori di lavoro si affidano ad organismi non sempre dotati di adeguate certificazioni.
I rappresentanti sindacali hanno poi esposto la necessità che siano contrastate, con dirette verifiche nei cantieri e, ove necessario, con appositi strumenti normativi, le prassi elusive da parte di taluni datori di lavoro dell’onere di formazione dei lavoratori, indotti, per esempio, alla fittizia trasformazione del rapporto di lavoro da subordinato ad autonomo oppure assunti con l’utilizzo di contratti diversi da quello edile (es. contratto dei metalmeccanici), che richiedono minori costi per la formazione.
I rappresentanti sindacali hanno inoltre messo a disposizione propri tecnici, già formati, che attualmente partecipano agli organismi paritetici, al fine di meglio indirizzare l’attività di ispezione.
Al tavolo era presente anche il rappresentante di ANCE, che ha assicurato ogni collaborazione, evidenziando, insieme al rappresentante della Scuola Edile, l’importanza della diffusione capillare di una cultura della sicurezza del lavoro.
IL COMMENTO
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