cronaca

Dopo il passaggio di competenze dalla Città metropolitana, oltre un anno fa
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 Rischio stangata, anzi per chi è ligio è già realtà, per la voltura dei passi carrabiili nelle strade passate di competenza, oltre un anno fa, dalla Città metropolitana ad Anas. Alcuni esempi la statale 225 della Valfontanabuona, la 586 della Val D'Aveto e la 523 da Sestri Levante a Parma passando per Centocroci. La questione è questa e per quanto siamo riusciti ad accertare ad oggi, riguarda i passi carrabili fuori dai centri abitati, che sono classificati talli se ci sono almeno 25 case consecutive : per essere a norma bisogna fare una voltura per il passaggio della strada dalla Provincia ad Anas. Questa pratica, sommando le varie competenze, tipo sopralluoghi tecnici e altro, arriva a 400 euro malcontati. E pensare che, paradosso, chi oggi è chiamato a pagare, tanti anni fa aveva fattto la stessa pratica, onerosa, per il passaggio delle strade da Anas alla Provincia (e oggi ritornate in capo ad Anas)..


Nei centri abitati come funziona? In questo caso tutto è disciplinato dai Comuni a cui, nella maggior parte dei casi, si paga una cifra annuale. ma in altri nessuno pare abbia mai chiesto alcun pagamento. Mentre nelle strade fuori dai centri abitati si pagava alla Città metropolitana (fino al passaggio di competenze ad Anas, appunto). "Nel mio Comune nessuno ha mai pagato alcunché per i passi carrabili - dichiara a Primocanale Giovanni Collorado, sindaco di Castiglione - da quando la competenza è passata ad Anas. Prima fuori dal centro abitato si pagava alla Città metropolitana".


Ciò che puzza in questa storia è: possibile che Anas dia gratis qualcosa che il precedente gestore faceva invece pagare? "Ci stiamo informando - precisa invece Giovanni Dondero, sindaco di Moconesi - perchè la questione è in divenire".


Ovviamente abbiamo contattato Anas, che ci ha promesso a breve una risposta. Ma intanto chi ha già pagato la voltura per essere in regola "ad esempio in caso di incidente nel passo carrabile" si domanda perchè si debba pagare fino a 400 euro per una pratica conseguente a una discilina delle strade decisa dallo Stato? Perchè deve rimetterci il cittadino di tasca propria?