Seguirà un percorso diverso da quello segnalato inizialmente il corteo no global del 17 novembre a Genova sui fatti del G8: dalla stazione marittima attraverserà Caricamento, poi si sposterà verso Carignano e quindi da via Fieschi scenderà verso piazza Dante per terminare a De Ferrari. A una settimana dall’evento il sindaco di Genova ha intanto ribadito che non parteciperà alla manifestazione indetta per protestare contro la mancata approvazione della Commissione d'inchiesta della Camera e per i 225 anni di carcere chiesti dai magistrati al processo per devastazione e saccheggio."Non credo che sia giusto che un sindaco partecipi a manifestazioni come questa. Sarò in comune -ha spiegato Vincenzi- a vigilare sulla città. Mi auguro che sia una manifestazione grande, democratica e pacifica". Anche per quanto riguarda i vari assessori che compongono la giunta è stato detto- nessuno parteciperà in veste ufficiale. "Chi sarà al corteo ci sarà a titolo personale". Vincenzi è tornata però a ribadire la necessità di una commissione di inchiesta. "Genova ha bisogno di togliersi dalla testa il dubbio che ci siano stati momenti di sospensione della democrazia al G8 -ha osservato- Sono fra coloro che desiderano che si faccia piena luce, la verità giudiziaria non basta. E nel dirlo non penso di sostenere una posizione di parte perché la verità politica mi sembra un obiettivo importante per chi ha manifestato e anche per i poliziotti intervenuti". Sul G8 è tornato, in una intervista a Primogiornale, anche l'ex ministro dell'interno, Claudio Scajola: "In quei giorni avevamo il compito di preservare la sicurezza di Genova e degli otto grandi della terra. Ma in piazza manifestarono tutt'altro che pacificamente no global appartenenti alla sinistra radicale. Ci furono anche eccessi da parte della polizia - ha detto Scajola - ma si trattò di singoli casi legati a comportamenti personali sui quali è giusto fare luce e che vanno condannati".
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IL COMMENTO
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