Politica

L'iniziativa è nata da un gruppo di intellettuali che vogliono aprire il dibattito sulla scelta del candidato sindaco della città
2 minuti e 15 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi
Una sala con persone che ascoltano un comizio

La sinistra social liberale si è ritrovata nel foyer del Teatro della Tosse per parlare di futuro, ma soprattutto per gettare le basi per costruire la corsa alle elezioni di Genova.

Chi c'è dietro l'iniziativa

L'appuntamento con le Comunali è fissato per il prossimo anno, salvo un possibile slittamento in avanti, nella primavera del 2026. Una data ancora non c'è ma si dovrebbe votare nella finestra aprile/giugno 2025 o nell'autunno dello stesso anno. L'iniziativa è stata voluta e organizzata dall'intellettuale Andrea Acquarone, che vuole fortemente aprire quel sottobosco di sinistra che spinge per accelerare i tempi, e forse cambiare anche i metodi, vecchio stampo, che si ritrovavano nelle stanze chiuse. È un progetto trasversale, al quale hanno preso parte anime diverse tra loro, a partire dall'associazione il Ce.Sto. Tra coloro che si sono detti da subito incuriositi all'iniziativa anche la neo capogruppo di Avs Selena Candia, che non nasconde la propria spinta dal basso verso un confronto diretto, alla ricerca del candidato sindaco, che non rispecchi nel Partito Democratico l'unico fautore.

Il Pd resta alla finestra

Presente l'oramai ex presidente del Ce.Sto Marco Montoli, che come anticipato da Primocanale, è tra i profili che la sinistra vorrebbe presentare, qualora si tenessero le Primarie. Perché sì, anche di questo si è parlato e vociferato: non è un segreto che le anime della società civile, impegnata, di sinistra, intellettuale, spinga per trovare nelle Primarie la strada maestra che indichi il candidato sindaco di Genova. Anche il Partito Democratico, ha fatto capolino al foyer della Tosse per osservare, attentamente, gli umori della serata. Presenti il neo capogruppo in consiglio comunale Davide Patrone, l'ex candidato sindaco Ariel Dello Strologo e anche il segretario provinciale del Pd genovese Simone D'Angelo. I dem, che non fanno parte dell'organizzazione, hanno in mano la partita, forti del loro 30% sulla città di Genova (emerso dalle Regionali del 27 e 28 ottobre scorsi) ma sanno altresì che l'ascolto sarà fondamentale, per includere e non escludere. Non ha saltato l'incontro nemmeno Sinistra Italiana con Simona Cosso e altri esponenti della base. Presente tra gli altri anche la consigliera comunale di Genova, lista Rossoverde, Francesca Ghio. A metà serata si è palesato il neo consigliere regionale del Mov5s Stefano Giordano. Non poteva passare inosservata, anche se e stato in disparte, la presenta del segretario di Italia Viva Eugenio Musso. “Io sono una persona che ascolta tutti perché la politica è partecipare alle iniziative, per questo stasera aveva senso venire ad ascoltare” spiega a denti stretti Musso. Che sia un segnale? Ancora presto per dirlo, ma chiaro è che le anime cosiddette di centrosinistra stanno iniziando a muoversi. Più o meno pubblicamente. Lo scopo, mai celato, era quello di lanciare le Primarie, anche perché nella platea di questa sera i nomi su cui puntare c'erano, eccome.

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