cronaca

Nei 15 giorni di attesa per la certificazione verde il sistema sanitario ligure si farà carico del costo dei tamponi
3 minuti e 27 secondi di lettura
Tamponi gratuiti per tutti coloro che hanno fatto la prima dose o che decideranno di farla nei prossimi giorni fino a che non arriverà l'authcode per scaricare il Green Pass: la Liguria ha deciso di andare incontro a chi ha fatto il vaccino ma sta ancora aspettando lo "scadere" dei 15 giorni dalla prima dose o chi vorrà farlo nelle prossime ore, ma che comunque per andare al lavoro avrà necessità di fare un tampone. 

"Abbiamo preso questa decisione e nelle prossime ore firmerò un'ordinanza. Non agiremo in maniera incoerente nei confronti del provvedimento del Green Pass che favorisce il vaccino come strumento prioritario per contrastare la pandemia, ma vogliamo premiare coloro che decidono di vaccinarsi", spiega il governatore Giovanni Toti. "Questo non andrà a pesare a livello di costi sulla sanità ligure a lungo termine e sulle tasche dei cittadini dato che si tratta di due settimane, ma sarà uno scivolo morbido per affrontare questo momento delicato. Per questo motivo, gli hub vaccinali resteranno aperti anche sabato e domenica per coloro che volessero quindi fare il vaccino, la sanità pubblica garantirà in ogni provincia un presidio vaccinale così come i punti aperti nel weekend per fare i tamponi e recarsi così lunedì senza problemi sul posto di lavoro".Nelle prossime ore Alisa comunicherà nel dettaglio l'elenco di hub e farmacie aperte per fare sia il vaccino sia i tamponi. 

Green pass obbligatorio per lavorare, le risposte del Governo alle domande più frequenti - IL DETTAGLIO

Il provvedimento è retroattivo anche per coloro che hanno già fatto la prima dose di vaccino nei giorni scorsi. Presenti anche i sindacati alla conferenza stampa in Sala della Trasparenza in cui Regione Liguria ha dato l'annuncio di queste nuove misure straordinarie. Fulvia Veirana, segretario generale Cgil Liguria, commenta questa scelta condivisa: "Il punto a cui siamo arrivati è importante, poiché va oltre le previsioni della norma nazionale. La campagna vaccinale ha fatto riprendere il mondo del lavoro in presenza e crediamo che fare di tutto per estendere la capacità di fare tamponi sul territorio serva per evitare qualsiasi tipo di discriminazione tra i lavoratori". 

"Abbiamo verificato la possibilità di fare qualcosa in una fase che è di accompagnamento, per attenuare e alleggerire i momenti di stress nelle attività produttive alla vigilia del 15 ottobre, data in cui il Green Pass diventerà obbligatorio per accedere al proprio posto di lavoro, e per incentivare i lavoratori indirizzandoli nella scelta della vaccinazione", spiega il segretario generale Cisl Liguria Luca Maestripieri. "I provvedimenti che abbiamo pensato cercano di andare incontro alle esigenze di tutti, anche se coerentemente con le scelte e l’impostazione che abbiamo adottato fin da subito, ovvero quella di promuovere il più possibile la campagna vaccinale per consentire la ripresa delle attività in sicurezza".

"Il dato positivo è che abbiamo coperto un'aerea grigia per coloro che si andavano vaccinare ma che non potevano comunque accedere al posto di lavoro, se non con il tampone". Ma per Mario Ghini, segretario generale Uil: "La partita non è chiusa, ma cercheremo di convincere il Governo da una parte e le imprese dall’altra di dare un aiuto ai lavoratori sprovvisti di certificazione verde, per poter pensare finalmente alla ripresa e smetterla di continuare a discutere tra no e pro Green Pass. Condividiamo in pieno anche la disponibilità di apertura maggiore per le farmacie". 

Blocco nazionale dei porti, la protesta scatta domani alle 5. Merlo: "Tempesta perfetta" - LO SCENARIO


E intanto domani si prospetta una giornata complessa per la città di Genova in particolare, ma anche per Savona e Spezia, con da una parte lo sciopero in porto e dall'altra le manifestazioni No Green Pass. Manifestazioni pacifiche, spontanee, autogestite e apartitiche che rischiano però di mandare in tilt la circolazione. Tra le motivazioni di protesta in porto c'è anche la questione dei tempi di guida.