Giovanni Toti apre a Renzi e Calenda, nella prospettiva di un rafforzamento centrista del centrodestra. "Italia Viva ha idee liberali che spesso superano le mie. Proprio non ce li vedo, Renzi e i suoi, a convivere con la decrescita felice dei grillini e con certe politiche di Articolo 1 o di Leu. Lo stesso si può dire di Calenda. Rappresenta la visione di un Paese aperto, liberale, che vuol competere nel mondo globalizzato. A Bruxelles siede con i socialdemocratici, ma in Italia non si allea con la sinistra e anzi la contrasta, come si è visto a Roma. 11 centrodestra - si chiede il cofondatore di Coraggio Italia, in un'intervista a "Libero" - non ha nulla da dire, a lui e agli altri?".
"Per noi, oggi, non c'è altra collocazione possibile che il centrodestra. Siamo il centro del centrodestra ma prima di discutere di nomi per il Quirinale vorrei capire qual è il centrodestra di cui parliamo. E disponibile ad aprire le porte al suo confine sinistro? Ad aggiungere altri pezzi, che vedo a disagio nella coalizione degli altri? Vuole valorizzare i nostri amministratori locali per costruire una classe dirigente? Se si pensa - conclude Toti - che tutto sia scontato, dal voto per il Quirinale all'appartenenza alla coalizione, siamo sulla strada sbagliata".
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Toti "chiama" Renzi e Calenda per una ristrutturazione del centrodestra
Il cofondatore di "Coraggio Italia" e le grandi manovre in vista del Quirinale
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