Leggo con piacere l’articolo del mio caro ex direttore Luigi Leone, intitolato “Obbligo vaccinale indispensabile oppure è inutile accusare i no vax” (LEGGI QUI). Sono d’accordo con lui quasi su tutto: il Governo dovrebbe, anche a mio parere, introdurre l’obbligo vaccinale per non nascondersi dietro un dito, cercando cioè di convincere la gente a vaccinarsi e condannarla se non lo fa. La storia, sia quella con la S che quella quotidiana, insegna che se si fa affidamento al buon senso delle persone non si arriva da nessuna parte. Poi per carità, ci possono essere diverse motivazioni che impediscono ad alcuni di vaccinarsi, paure legittime. Ma, come scrive Leone, se non c’è obbligo non si può PRETENDERE che tutti si vaccinino. Detto questo, da qui ad autorizzare ripetute manifestazioni in seguito alle quali peraltro, regolarmente, aumentano i contagi, di acqua sotto i ponti ne passa e pure tanta.
Non sono invece d’accordo con Luigi quando si dice contrario al lockdown solo per i non vaccinati. Io sono d’accordo eccome. Lo Stato non ti obbliga a vaccinarti, te lo consiglia caldamente ma se non lo fai ti impone, per riprovare a convincerti, delle limitazioni dettate dalla scienza (perché è dimostrato che i vaccinati si ammalano molto meno dei non vaccinati e certo non in modo grave). Dunque a questo punto sei informato di ciò a cui vai incontro, poi non ti lamentare se ti chiudono in casa, solo te e i tuoi compari no vax. Guarderai la vita altrui scorrere dalle finestre di casa tua, e te la sarai cercata.
Sono contenta che l’Austria abbia aperto la strada del lockdown solo per i non vaccinati e sono ancora più contenta che Giovanni Toti, che amministra la Regione in cui vivo, sia orientato in questo senso. E qui non c’entra il colore politico, sia chiaro. Siamo semplicemente sulla stessa linea di pensiero e la sua è confortata dai medici.
Anche perché, c’è un’altra questione che troppo poco spesso viene considerata: i no vax non danneggiano solo loro stessi ma anche i bambini, quella fascia fino ai 12 anni che oggi non ha ancora il diritto di essere vaccinato: perché attenzione, io il vaccino lo vedo come un diritto, non come un dovere. E ricordo ancora l’emozione quando è stato il mio turno di vaccinarmi. Se un genitore no vax “impesta” suo figlio, questo suo figlio impesta anche altri ragazzini e la catena si allunga. Se tutti gli adulti in grado di farlo fossero vaccinati, il virus circolerebbe meno anche tra chi non può essere vaccinato. E tutti ne gioverebbero.
E poi magari, chissà, come in Austria, magicamente ecco che si materializzerebbero le code sì, ma non per i tamponi (come oggi nelle farmacie italiane) ma per vaccinarsi perché quando ti limitano la libertà, fa caldo. Lo abbiamo vissuto tutti, sulla nostra pelle, nel periodo più buio della pandemia, quando nei week end passavano gli elicotteri a controllare che nessuno uscisse di casa, e la polizia municipale con gli altoparlanti chiedeva di uscire solo per necessità. La guerra non la ho vissuta per fortuna ma immagino qualcosa di simile. Allora si moriva come mosche di Covid, altro che richiamare la libertà personale se ti chiedono di vaccinarti. Peggio di quello che cosa dobbiamo ancora vedere?
cronaca
Caro Leone, non sono d'accordo con te: ben venga il lockdown solo per i non vaccinati
C'è una questione che troppo poco spesso viene considerata: i no vax non danneggiano solo loro stessi ma anche i bambini
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