Il prete che fa surf con l’abito talare: “Convinto da Gabo e immortalato da Guindani, insegno ai giovani che siamo normali”

Don Alessio Batti da Levanto ha gli occhiali ma li toglie quando si disfa dell’abito talare e indossa una muta da sub per proteggerlo dal freddo dell’acqua nelle stagioni meno clementi: lui l’universo surf lo ha conosciuto solo a 39 anni “grazie all’amico Gabo, grande surfista di Levanto, e vi assicuro che non è facile a quell’età iniziare un nuovo sport ma mi diverto molto, sono contento di averci provato”. Lo conosciamo con sullo sfondo la vista mozzafiato che si gode dalle vetrate di Terrazza Colombo, al 30mo piano del grattacielo di piazza Dante, un tuffo con gli occhi sulla vista a 360 gradi che corre da Portofino fino alla Francia, nelle giornate limpide: l’occasione è la presentazione nazionale del libro “Energie” voluto da Axpo, leader nel settore dell’energia e sponsor del team Italia alle Olimpiadi di Tokyo.


Un progetto nato per celebrare le energie dello sport, grazie ai volti e alle storie di campioni ma anche di semplici momenti di aggregazione nelle periferie italiane. La firma è del famoso fotografo Stefano Guindani, che ci racconta di un rapporto d’amore con Genova, che già ha immortalato col suo mare, “i suoi vicoli, le sue luci e ombre sorprendenti” . E di un progetto che coinvolgerà proprio i preti e lo sport. Guidani ha scelto di far salire don Batti sulla tavola da surf con l’abito talare “e non è stato per niente facile, già è difficile per me in condizioni normali, figuratevi così con quel peso addosso!” scherza don Batti che racconta come “anche questo, lo sport, sia un modo per dimostrare anche ai giovani che la Chiesa è vicina a loro, che anche noi preti siamo persone normali, che facciamo cose normali”.