Cronaca

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"Siamo stati aggrediti e ci siamo difesi": hanno spiegato così il loro coinvolgimento negli scontri tra tifosi avvenuti prima del derby tra Sampdoria e Genoa del 23 settembre scorso i quattro ultras arrestati e sottoposti ieri a interrogatorio di garanzia davanti al gup di Genova Adriana Petri . Si tratta di Stefano Montaldo, Paolo Poletti, Fabio Praticò e Luca Crosa, tre genoani e un sampdoriano. Individuati dalla Digos grazie ad immagini video amatoriali degli abitanti di via Monticelli, principale teatro dei disordini, i quattro ultrà arrestati si sono difesi sostenendo di essere stati aggrediti dalla tifoseria avversaria. Solo un tifoso genoano, Fabio Praticò si è avvalso della facoltà di non rispondere. Crosa, invece, ripreso mentre brandisce un'asta bianca con la mano destra, si è difeso sostenendo che si trattava dell'asta di una bandiera e non di un attrezzo portato per offendere. Ha inoltre sostenuto di essere invalido al 60% per una protesi alle vertebre del collo e di essere in attesa, in quanto cassintegrato dell'Ilva, di entrare a lavorare in comune come usciere. Il suo difensore, visto il caso umano, ha chiesto al giudice di concedere al suo assistito gli arresti domiciliari. Anche Stefano Montaldo, cassiere in un supermercato, ripreso con due aste in mano, ha sostenuto che stava andando tranquillamente alla partita quando é stato aggredito e ha dovuto difendersi. Stessa versione éstata fornita da Paolo Poletti: il suo avvocato ha chiesto per lui gli arresti domiciliari