Politica

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Si spacca il consiglio regionale sulla procedura illustrata dal presidente Claudio Burlando per scegliere il nuovo presidente del porto di Genova. Burlando ha spiegato che ha definito con il ministro Alessandro Bianchi un percorso che durerà 8 giorni, per definire al meglio i criteri di scelta. Procedura che prevede, dopo il confronto tra i 3 candidati in programma domani a Palazzo San Giorgio (che Primocanale trasmetterà in diretta) e poi una serie di audizioni con il mondo del lavoro portuale e le organizzazioni sindacali. "Chiunque verrà scelto -ha detto Burlando- dovrà però essere una personalità forte e autonoma e non diretta da chi l'ha nominato". Il presidente della Regione ha risposto anche alla polemica di chi ritiene che i tre nomi indicati, Merlo, Margini e Costa, siano tutti esponenti politici: "Da sempre la politica ha prodotto grandi amministratori", ha detto Burlando. Ma c'è chi ha criticato la procedura. E' il caso di Franco Orsi, di Forza Italia: "Caro presidente Burlando, lei fa queste consultazioni con il mondo politico e il mondo del lavoro, ma sa già che sono consultazioni inutili, perchè il risultato è scontato", ha detto. Orsi ha attaccato anche la Camera di Commercio, che ha indicato Mario Margini. "S'è fatta usare -ha detto Orsi- come una pedina in un gioco ben architettato, perchè a Roma tra il candidato del sindaco Vincenzi e un assessore della giunta Burlando, sceglieranno l'uomo indicato dalle categorie". Gli ha risposto Claudio Gustavino, per il quale "la consultazione rappresenta una bella pagina politica, una bella iniziativa che consente di ascoltare chi non è mai stato sentito, come il mondo del lavoro portuale". "Azzerare la terna e istituire un tavolo di lavoro bipartisan per scegliere un nome condiviso da tutti" è invece la proposta lanciata da Gianni Plinio, capogruppo regionale di An. "Non si può fare di una realtà economico strategica come il porto un campo di battaglia politico o il protettorato del sindaco di Genova o del presidente della Regione -ha detto Plinio- E' scandaloso che oggi sia diventato terreno di scontro per una sorta di regolamento di conti tra Burlando e la Vincenzi". E Forza Italia, attraverso il capogruppo Luigi Morgillo, ha chiesto che sia concessa una proroga di 45 giorni al presidente uscente, Giovanni Novi, per non fare una scelta affrettata. "Il rischio è che una scelta fatta oggi -ha detto Morgillo- possa non essere più valida dopo qualche mese visto che il quadro politico nazionale è in continua evoluzione". (Davide Lentini)