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Nessuna comunicazione riguardo a un invito a comparire davanti ai magistrati come persona informata dei fatti è arrivata finora negli uffici del presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando. Lo riferiscono fonti della Regione a commento delle notizie riportate da alcuni quotidiani su un presunto invito al presidente di comparire nei prossimi giorni davanti al pm Walter Cotugno che indaga sugli atti dell'Autorità Portuale di Genova. Sulla vicenda del terminal Multipurpose, Claudio Burlando aveva parlato il giorno dopo gli arresti domiciliari a Giovanni Novi, ricostruendo alcune fasi della lunga e complessa discussione per l'assegnazione degli spazi. "Sulla vicenda - ha affermato oggi Burlando - ho già detto quello che so e che penso, anche rispondendo alle critiche ingiustificate nei miei confronti. Ora preferisco mantenere il massimo riserbo per rispetto del lavoro della magistratura". Martedì scorso, il presidente aveva tra l'altro spiegato: "io non ho avuto nessun ruolo sulla gara per il Terminal Multipurpose, perché non avevo qualifiche, ero un parlamentare, ma dissi a tutti quelli che mi chiamarono che ero molto preoccupato dal fatto che si volesse interrompere una gara pubblica. Era un fatto evidentemente singolare che lo si facesse nel momento in cui si stava proclamando un vincitore". Chiamato in causa su alcuni quotidiani per presunte pressioni tese a indirizzare le scelte sulle assegnazioni dei terminal, Burlando aveva spiegato: "Non potei influire in alcun modo. Io non chiesi nulla a nome di nessuno. Ripetei la mia preoccupazione. Invece si misero d'accordo per fare altro".

L'INTERROGATORIO DI GIOVANNI NOVI

"Sono serenissimo, ho spiegato tutto senza problemi". E' quanto ha detto l'ex Presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Giovanni Novi, al termine dell'interrogatorio di garanzia durato 4 ore e mezza davanti al gip del tribunale di Genova Franca Borzone. "In quattro ore e mezza - ha aggiunto uno dei difensori, Cesare Corti Galeazzi del foro di Milano - abbiamo dato spiegazioni a quello che ci è stato chiesto. Ora attendiamo la decisione sulla richiesta di revoca degli arresti domiciliari". Il gip ha 5 giorni di tempo per decidere.