Cronaca

48 secondi di lettura

Era un videogioco "Game Boy", avvolto nel nastro adesivo e collegato a un caricabatteria per cellulari, il finto ordigno esplosivo utilizzato da Massimiliano Galia, 33 anni, di Tortona, l'uomo che ieri sera ha seminato il panico nella pizzeria "O Scugnizzo", di via Marsaglia a Sanremo, a pochi passi dal teatro Ariston, minacciando di farsi esplodere come un kamikaze. L'uomo, che risulta avere qualche piccolo precedente per guida senza patente, è stato fermato dai carabinieri che lo hanno denunciato per procurato allarme e per violenza privata. Quest'ultima accusa in particolare gli è stata contestata in quanto aveva afferrato per un braccio una ragazzina di 12 anni che pranzava con i genitori. All'interno di una valigetta che aveva con sé, sono stati trovati diversi cavi elettrici. L'uomo, che si trova ora ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Bordighera, era arrivatonella giornata di ieri a Sanremo e, prima di minacciare l'attentato, si era seduto a un tavolo ed aveva ordinato una pizza.