L’hanno battezzata “legge del buon samaritano”. E' la legge 155 dell’11 giugno 2003 che prevede la possibilità di distribuire ai poveri le grandi quantità di cibo inutilizzato negli ipermercati, nelle mense, nelle catene di ristorazione e nelle attività commerciali al dettaglio. A Savona, tramite l'Ipercoop, una realtà che usufruisce di questa legge è la mensa di fraternità.
Rappresentanti della Caritas e della Fondazione diocesana, del comune di Savona, della Confesercenti, della Confcommercio, dell’Ipercoop, della Centrale del latte e di realtà legate al mondo del commercio hanno presentato il progetto “Aliment’azione” preparato della Caritas e della fondazione diocesana ComunitàServizi. Gli obiettivi di questo progetto sono la riduzione degli sprechi alimentari, l’aiuto alle persone in difficoltà attraverso gli enti assistenziali e la riduzione della produzione di rifiuti. Destinatari della proposta della Caritas sono gli ipermercati per i prodotti non più commercializzabili, le mense per i pasti non somministrati e ancora commestibili, le catene di ristorazione, le aziende agro-alimentari per le derrate non commercializzate, e le attività commerciali al dettaglio per i freschi invenduti a fine giornata. Ai commercianti viene rivolto l’invito a prendere contatto con la fondazione ComunitàServizi, che manderà un operatore a ritirare la merce ed assicurerà il suo buon uso, destinandola a persone in disagio. I privati, invece, vengono invitati a portare alla mensa di fraternità piccoli quantitativi di alimenti.
Rappresentanti della Caritas e della Fondazione diocesana, del comune di Savona, della Confesercenti, della Confcommercio, dell’Ipercoop, della Centrale del latte e di realtà legate al mondo del commercio hanno presentato il progetto “Aliment’azione” preparato della Caritas e della fondazione diocesana ComunitàServizi. Gli obiettivi di questo progetto sono la riduzione degli sprechi alimentari, l’aiuto alle persone in difficoltà attraverso gli enti assistenziali e la riduzione della produzione di rifiuti. Destinatari della proposta della Caritas sono gli ipermercati per i prodotti non più commercializzabili, le mense per i pasti non somministrati e ancora commestibili, le catene di ristorazione, le aziende agro-alimentari per le derrate non commercializzate, e le attività commerciali al dettaglio per i freschi invenduti a fine giornata. Ai commercianti viene rivolto l’invito a prendere contatto con la fondazione ComunitàServizi, che manderà un operatore a ritirare la merce ed assicurerà il suo buon uso, destinandola a persone in disagio. I privati, invece, vengono invitati a portare alla mensa di fraternità piccoli quantitativi di alimenti.
IL COMMENTO
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