Cronaca

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Sarebbero stati scoperti durante un finto controllo casuale all'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova. Cinquantamila euro contenuti all'interno di una valigetta in possesso di Massimo Casagrande, ex consigliere comunale dei Ds. Cinquantamila euro per cosa? Per sistemare una causa pendente in quel di Roma legata all'occupazione di terreno demaniale. Di questa vicenda avrebbero parlato ieri il pm Francesco Pinto e Casagrande, sottoposto al secondo interrogatorio dopo quello di sabato sul caso "mensopoli". Dietro alla valigetta si aprirebbero nuovi scenari legati all'ormai noto caso che ha visto accusati Stefano Francesca, portavoce di Marta Vincenzi, l'assessore allo sport del consiglio comunale Paolo Striano e l'assessore ai Servizi Sociali Massimiliano Morettini. Intanto si attendono da un momento all'altro novità sulle richieste di arresto del gip Roberto Fucigna che interessano, come noto, sei soggetti. E ci sarebbe anche un'inchiesta interna della Procura di Genova su un pm che si sarebbe inserito nel computer del collega Pinto, titolare dell'indagine, per passare informazioni segrete a un giornalista. Intanto oggi si attende la seduta del consiglio comunale in cui probabilmente il sindaco Marta Vincenzi sarà chiamata a chiarire la posizione di palazzo Tursi sulla vicenda. Non si sa ancora come si comporterà l'opposizione. Anche in consiglio regionale Gianni Plinio di An chiederà al presidente della Regione Claudio Burlando di spiegare come l'ente è coivnolto nell'inchiesta vista l'iscrizione nel registro degli indagati di Giuseppe Profiti ex direttore delle Finanze della Regione.