Politica
Il presidente di Assagenti: "Fate gestire il retroporto ai terminalisti"
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Ultima assemblea annuale al vertice di Assagenti genovese per Filippo Gallo che finisce il suo mandato nell’associazione che conta 143 imprese e 3500 addetti. Al suo posto salirà Cerruti. Il palco di palazzo San Giorgio è come sempre l’occasione per lanciare messaggi al mondo dello shipping: partendo dai dati, meno 12.8% di traffici di container nel primo trimestre 2008. Si paga ancora il blocco di un mese del Vte di Voltri, che, accusa Gallo, “sta imponendo ulteriori restrizioni e penali. Meglio che prima recuperi credibilità”. Lodata l’opera del presidente del porto Luigi Merlo “quando afferma la necessità di un cambiamento sul piano culturale” e per i passi avanti sul retroporto anche se – afferma Gallo – “la gestione deve essere affidata ai terminalisti che lo occuperanno. Le ferrovie cerchino invece di fare bene il loro lavoro visto che oggi per le merci si usano in Italia con una media del 9 per cento contro il 17% europeo per problemi di politica tariffaria e inadeguatezza del servizio”. Ottimo il giudizio di Gallo sul piano operativo triennale presentato da Merlo e che necessita di approfondire tre temi: “Dragaggi, verifiche doganali e promozione del porto”. Soprattutto i dragaggi vengono indicati come priorità anche per non limitare il mercato delle crociere sempre più giganti. Si chiude con la formazione “di primaria importanza anche per aumentare la sicurezza sul lavoro”. (Elisabetta Biancalani)
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