Politica

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Dopo i guai che sono piombati addosso alla giunta del Comune di Genova la trasparenza deve essere la bandiera del governo di Marta Vincenzi. Trasparenza su tutti i conti, dai grandi progetti alle piccole cose, come in una famiglia. Si deve sapere, i cittadini devono sapere, quanto la civica amministrazione spende per quello che fa, in nome e per conto dei cittadini che amministra e che l’hanno eletta affidandole una delega importante.

Allora vorremmo la massima trasparenza sul Summer Festival, cioè su questa iniziativa di intrattenimento estivo che ha proprio il Comune di Genova come primo organizzatore. Insieme al Comune che fa da manager teatral-musicale, ci sono alcuni sponsor che finanziano. Quanto costa il festival? Quanto riceve il Comune dagli sponsor? Così come ci piacerebbe sapere costi e ricavi del concerto di Vasco Rossi, ma anche una cifra precisa (e ci deve essere) di quanti biglietti sono stati venduti.

Che si riempiano le notti di Genova di eventi è cosa giusta, ma è doveroso per un ente pubblico illustrare i costi perché i cittadini possano valutarne i benefici. Insomma, vale la pena di spendere per il festival o è meglio destinare le magre risorse di un Comune per altre iniziative meno ludiche, ma che possono alleviare i bisogni di tanta gente? Divertirsi costa, come costa curarsi, abitare in una casa decente, tenere le strade pulite e far viaggiare autobus in orario.

Molti anni fa scoppiò una polemica perché una antica giunta di sinistra aveva destinato una cifra milionaria al decentramento. Venivano organizzati spettacoli serali in tutti i quartieri per chi non aveva le possibilità, in estate, di andare in vacanza. Il festival del Comune di Genova è simile a quelle iniziative anche se ci pare meno “popolare”, molto indirizzato sui giovani e giovanissimi e meno sulla maggioranza (anziana) dei genovesi che avrebbe tutti i diritti, non avendo soldi per girare le località di villeggiatura, di scendere sotto casa, in una piazza, in una strada, per passare qualche ora serena.

E’ questo il Summer Festival? O diventa solo un palcoscenico per l’amministrazione che vuole scimmiottare i grandi eventi delle capitali? Ecco allora la necessità della più assoluta trasparenza. Costi e ricavi, costi e benefici. E poi chiunque potrà davvero tirare le somme.