Cronaca

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E' l'industria metalmeccanica, che rappresenta circa il 20% degli associati di Confindustria Genova, uno dei settori economici a registrare le principali flessioni, sia in termini di perdita di produzione (-7,8%) che di fatturato (-5,3%), solo parzialmente controbilanciato da una tenuta delle esportazioni. Il dato emerge dall'indagine congiunturale del primo semestre presentata stamani dal presidente degli industriali genovesi Marco Bisagno e dal direttore Paolo Corradi. Occasione anche per fare un punto su quanto potrebbe accadere nella seconda parte dell'anno, con previsioni tutt'altro che rosee, tanto che lo stesso Bisagno ha parlato di un "autunno turbolento e difficile a fronte di una possibile mancanza di lavoro e del potere di acquisto dei consumatori ridotto". La frenata dell'economia italiana si è registrata anche a livello locale, anche se in Liguria le crisi vengono avvertite con un certo ritardo. Le esportazioni sono stazionarie e l'aumento del fatturato in valori correnti verso clienti nazionali si è dimezzato rispetto al 2007, ridotto ad un quarto nei confronti del 2006 ed inferiore al tasso di inflazione. Tra l'altro, mentre i prezzi di vendita sono cresciuti su base annua dell'1,6%, i costi delle materie prime e dei semilavorati sono aumentati del 5,4%, ed il costo del lavoro del 2,6%. Anche l'occupazione, pur presentando ancora un saldo di segno positivo, riduce sensibilmente i propri tassi di crescita più che dimezzando la media del 2007, che in base ai dati ufficiali dell'Istat aveva comportato un aumento a Genova di 10mila unità, di cui 7mila nell'industria.