Cronaca

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Sindacati e imprenditori si muoveranno insieme per imprimere una decisa accelerazione alla realizzazione del sesto bacino di carenaggio e la razionalizzazione degli spazi destinati alle riparazioni navali nel porto di Genova. L'intenzione di rivolgersi alle istituzioni chiedendo la concretizzazione di un progetto del quale si parla da anni è stata espressa sia dai rappresentanti di Confindustria, settore cantieristica navale, sia dai segretari di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm a margine della firma dell'accordo sull'integrativo salariale. "Il problema degli spazi è ormai annoso: senza la realizzazione del sesto bacino e la razionalizzazione degli spazi non c'é futuro per le riparazioni navali. Lo stato di salute del settore è buono, ma ci sono imprenditori che stanno valutando alternative al porto di Genova se le istituzioni non garantiranno l'attuazione del piano regolatore portuale e l'ampliamento dell'area destinata al settore" ha sottolineato il presidente della sezione industrie cantieristiche navali, Ferdinando Carré. "La mancanza di spazi e prospettive ha già ridotto, nell'arco di pochi anni, il numero di aziende, passate da 107 alle attuali 84", ha aggiunto Pino Durante della Fiom Cgil.