Politica

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“In Liguria non sarà tagliata alcuna scuola, la Regione si prende le sue responsabilità e non applicherà le norme del Ministro Gelmini, ma assumerà le proposte fatte dalle Province”. Lo ha detto stamattina il vicepresidente della Regione Massimiliano Costa, a margine della seduta del consiglio regionale, in merito alle ipotetiche chiusure di istituti scolastici liguri. “La Regione – ha spiegato Costa - non ha bisogno delle minacce di un Ministro che sta dimostrando di non voler migliorare la scuola, ma ha, come unico obiettivo, dettato da Tremonti, il taglio delle risorse”. “Noi non priveremo nessuna realtà ligure della presenza scolastica, tantomeno i piccoli comuni dell’entroterra” assicura Costa: “Il dimensionamento scolastico proposto dalle Province vedrà la Regione impegnata a promuovere la creazione di istituti comprensivi, a mantenere i plessi, anche piccoli, all’interno di istituzioni scolastiche autonome e a potenziare l’offerta formativa sul territorio”. "La promozione di istituti comprensivi (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado) servirà a facilitare il rapporto tra le famiglie con la stessa scuola - ha aggiunto Costa - e a garantire una continuità educativa stabile nel tempo”. Per quanto riguarda le piccole scuole, Costa assicura che “verranno mantenute all’interno della stessa istituzione scolastica autonoma, così da garantire alla popolazione una presenza scolastica adeguata alle esigenze del territorio”. Il vicepresidente sottolinea poi che “in riferimento alle scuole secondarie superiori il rispetto della legge in vigore ci permetterà di aiutare gli studenti ad usufruire di un’offerta formativa potenziata e a stabilizzare le istituzioni scolastiche autonome”. Costa ricorda infatti che, in base alla legge, per rimanere aperte come istituzioni scolastiche autonome, le scuole devono avere non meno di 500 alunni (che scendono a 300 nelle zone montane). Per questo motivo, al fine di assicurare l’autonomia delle istituzioni scolastiche, il vicepresidente afferma che “si aumenteranno gli indirizzi o, a seconda dei casi, si riorganizzeranno gli istituti numericamente più deboli, al fine di rafforzarne la presenza sul territorio e garantirne il futuro”. Per gli istituti sovradimensionati (con più di 1300 alunni), la Regione invita invece a predisporre il piano per lo sdoppiamento. “La Regione - conclude Costa - ascolterà le autonomie locali e le parti sociali per decidere al meglio, con la prospettiva di rafforzare la scuola, collaborare con le famiglie e i dirigenti scolastici, con l’obiettivo finale di garantire un’offerta formativa vasta e di qualità ai nostri giovani”.