Cronaca

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La serenità di giudizio e il rispetto reciproco con i quali, giovedì sera, illustri ospiti hanno preso parte al dibattito della trasmissione “Destra –sinistra”, unitamente all’equilibrio del conduttore nel guidare la serata, hanno dimostrato come sia possibile affrontare in profondità argomenti importanti e delicati, che altrove sono stati oggetto di scontri verbali esagitati o scorretti sia sul piano verbale che personale. Temi quali il ruolo della Chiesa nella società, l’educazione ai valori, la ricerca del bene comune, il rispetto della verità e della libertà hanno bisogno di essere affrontati, appunto, con pazienza e scrupolosità, con capacità di dialogo, e con fermezza nella difesa delle proprie convinzioni unita all’ascolto attento delle posizioni altrui. Come è avvenuto appunto nella citata trasmissione, che pur non esaurendo gli argomenti all’ordine del giorno, ha comunque indicato uno stile per affrontarli. Immagino anche che queste siano trasmissioni molto seguite. Cresce infatti l’attenzione della gente verso queste tematiche sempre più giudicate decisive per il futuro del nostro convivere. Ne è clamorosa testimonianza la serie d’incontri di “Cattedrale Aperta”, affollata come non mai per ascoltare illuminate persone, di diversa provenienza culturale, che si alternano a proporre approfondite analisi sul tema della “laicità”, in particolare sul ruolo della Chiesa nel mondo d’oggi. La Chiesa infatti ha molto da dire e da proporre (mentre nulla ha da imporre ad alcuno!) su argomenti che danno senso al vivere dell’uomo e al suo convivere. Quanto propone è un messaggio assolutamente d’interesse per la persona e la comunità degli uomini: è il Vangelo di Gesù Cristo. Un messaggio che va ad aggiungersi, come luce, a quanto la ragione e la scienza, con le loro conoscenze e scoperte, già dicono all’uomo. Il messaggio della Chiesa non è mai disgiunto dalla ragionevolezza e dall’ascolto; tiene conto dei progressi della scienza. Talvolta vi aggiunge forza e talvolta ne sottolinea i limiti perché non siano nocivi al bene e alla dignità della persona e della società. In questa sua missione la Chiesa trova ora consensi e ora avversità. Trova consensi tra i suoi fedeli credenti e ne trova anche tra i non credenti perché tanti tra loro condividono le analisi di ragione che la Chiesa fa delle cose del mondo. Trova dissensi nelle argomentazioni di persone in ricerca sincera e onesta o comunque animate da “buona volontà”. Più sovente invece tali dissensi sono preconcetti, contrari cioè per il solo fatto che non si vuole la presenza della Chiesa nella società. Con questi il dialogo diventa un vero problema e la cosa fa crescere il livello delle contrapposizioni e talora dell’animosità astiosa. Un’ultima difficoltà nasce per la Chiesa quando i contenuti del dibattito “finiscono in… partitica”. La ricerca della verità, a quel punto, diventa un cammino tutto in salita e il traguardo quasi sempre irraggiungibile. Con crescente frequenza i partiti vogliono “insegnare alla Chiesa ad essere Chiesa” o cercano di accaparrarsene il consenso per fini di parte. Un gioco facilmente scopribile e sempre più inaccettabile. Più gli uomini di Chiesa riusciranno ad essere liberi da tali insidie tanto più aumenterà la loro credibilità.

*direttore de 'Il Cittadino'