Si chiama "Gronda di Genova "la nuova campagna voluta dalla Camera di Commercio per spiegare a tutti i cittadini perché l’opera sia così importante per la città, la sua economia e le tasche di tutti. Per spiegare che il non fare costa più del fare.La Camera di Commercio è riuscita a mettere d'accordo, su questo tema, tutte le categorie economiche cittadine, altra impresa. "Si deve fare presto - afferma Odone - più presto dei due anni e mezzo di discussione e dei sette di realizzazione previsti da Comune e Autostrade. Pensare che per fare la camionale, tratto finale della A7, bastarono 36 mesi". La campagna prevede informazioni su giornali e tv, realizzazione di ricerche e studi con i dati sui costi del non fare per i vari settori e la costituzione di un comitato di monitoraggio sull’opera di comune e autostrade.
I COSTI DEL NON FARE LA GRONDA
Quanto costa ai genovesi non fare la gronda autostradale di Genova sia in termini di tempo che di denaro? Dopo mesi, anni di parole finalmente arrivano i dati di un autorevole studio dell’istituto internazionale di comunicazioni, voluto dalla Camera di Commercio per lanciare un messaggio forte ai cittadini. I dati: ogni giorno sul nodo di Genova transitano 220 mila veicoli, di cui l’84 per cento auto e il resto tir. Di questi, 100mila entrano ed escono da Genova e 12mila camion si muovono da e per il porto. Ogni anno ci sono 900 ore di blocco sul nodo genovese tra Genova Ovest e Bolzaneto che significa 37,5 giorni di coda all'anno e 2,5 ore al giorno sette giorni su sette. A livello economico, stimando un costo orario per conducente di auto di 10 euro ecco che a ogni genovese non fare la gronda costa 934 euro all'anno, 570 milioni tra tutti, 1,2 milioni al giorno per il tempo perso in coda e 360mila euro al giorno per i camionisti. Senza considerare gli effetti, ancora da cacolare, sul turismo, le imprese, il settore industriale.
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IL COMMENTO
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