Cronaca

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Un mercantile italiano, la Jolly Smeraldo, della Compagnia di navigazione genovese Messina, è sfuggito intorno alle 15, ore italiane, ad un attacco di pirati mentre si trovava 300 miglia a sud-est di Mogadiscio. Secondo quanto si è appreso, la nave è stata avvicinata da un barca con sette persone a bordo, ma è riuscita a sventare l'attacco compiendo manovre diversive. La notizia dell'attacco è giunta al Comando generale delle capitanerie di Porto attraverso un sistema di allarme che viene attivato in caso di azioni ostili. La Guardia costiera ha quindi immediatamente attivato la procedura di intervento prevista in casi del genere e contattato l'ufficiale addetto alla sicurezza della nave, che ha spiegato come si sono svolte le cose. Secondo la sua ricostruzione, i pirati (cinque o sette, ancora non è chiaro), si sono avvicinati alla portacontainer - lunga 190 metri - a bordo di un barchino veloce, sparando alcune raffiche con delle armi automatiche. La nave ha quindi aumentato di velocità e fatto alcune manovre evasive, riuscendo così ad evitare l'arrembaggio: i pirati si sono quindi allontanati. Il comandante, Domenico Scotto Di Perta, è riuscito a sfuggire all'attacco compiendo una manovra diversiva simile a quella della nave da crociera Msc Melody, sfuggita ad un attacco la sera di sabato 25 aprile: ordinando "avanti tutta" alla sala macchine e facendo rollare lo scafo in modo da evitare l'arrembaggio con rampini.