Cronaca

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È un parente di 28 anni il presunto feritore del neuropsichiatra Pietro Pintus, il medico di 62 anni raggiunto da due colpi di pistola al fianco, sparati nel primo pomeriggio mentre si trovava nell’ambulatorio del Palazzetto della Salute, alla Fiumara di Genova, dove lavora. Il ragazzo è stato fermato dai carabinieri poco dopo le 19 mentre stava per imbarcarsi su un traghetto per la Sardegna. Stava cercando di scappare, ma è stato intercettato in tempo, grazie alla segnalazione della targa dell’auto sulla quale era fuggito subito dopo la sparatoria. Era stato un altro medico a fornire agli investigatori il numero e il modello dell’auto. Particolari che si sono rivelati decisivi. Ancora da appurare il movente dell’agguato. Il giovane si è presentato nell’ambulatorio di Sampierdarena dopo pranzo, ha aspettato Pintus e poi gli ha sparato due colpi di pistola calibro 45, utilizzando una semiautomatica. Il medico, subito soccorso, è stato sottoposto ad un lungo e delicato intervento chirurgico all'ospedale San Martino: ha riportato lesioni al fegato, alla milza, ad un rene e ad un polmone. E' in prognosi riservata. L'aggressione è stata fulminea e non ha avuto testimoni. Lo stesso psichiatra sembra non abbia visto in faccia lo sparatore poiché era di spalle o quantomeno di fianco quando questi ha fatto fuoco. Il dott. Pintus è stato colpito sulla porta del suo ufficio verso la quale il killer si è diretto senza esitazione. Dopo aver fatto fuoco il feritore é fuggito mentre il corridoio si affollava di impiegati ed altri medici spaventati dagli spari. La sua fuga è durata un pomeriggio. È stato bloccato prima che potesse lasciare Genova. Con sé aveva ancora la pistola. (Davide Lentini)