Cronaca

1 minuto e 31 secondi di lettura

E' iniziato con una sanzione pagata due volte per sbaglio il calvario di un genovese che ha impiegato cinque anni per ottenere dall'Inps il rimborso per il doppio pagamento di una multa. L'odissea burocratica del genovese, durata dal 2004 al 2009, inizia il 19 ottobre di cinque anni fa quando il protagonista della vicenda si vede recapitare a casa un avviso di pagamento di 110,22 euro. L'ammenda, pagata il 16 novembre del 2004, si ripropone però al domicilio dell'uomo il 25 maggio del 2005 sotto forma di cartella esattoriale con uguale importo e viene anch'essa prontamente pagata. Qualche mese dopo però l'utente si rende conto di aver pagato per errore due volte la stessa sanzione e decide così di chiedere la ripetizione dell'indebito. Tra il dire e il fare però ci sono di mezzo cinque fax di richieste, qualche sollecito e diversi anni di attesa. Alle prime due domande di rimborso, rimaste inascoltate, hanno fatto seguito due solleciti inoltrati a Inps e Gestline, la società che si occupa di recupero crediti. Si arriva così al 20 maggio 2006 quando il genovese si reca personalmente allo sportello Gestline con tutta la documentazione per un ottenere quanto dovuto ma dalla concessionaria l'unica risposta che riceve è che non si può inoltrare il rimborso se prima non arrivano i soldi dall'Inps. Da qui il rimpallo di colpe: Inps aspetta che la società comunichi che non ci sono più debiti in cartella. Si dovrà aspettare l'inizio del 2009 quando l'ente autorizza finalmente il rimborso. Il 6 maggio Equitalia invia comunicazione all'utente che finalmente può ritirare i suoi soldi, ma entro il 29 maggio. Tuttavia per il malcapitato il lieto fine è un miraggio: "Avevo solo 16 giorni lavorativi per rirendere quello che mi spettava - ha dichiarato tristemente - ora devo rifare di nuovo la domanda e aspetto ancora".